di: Mario Giordano - Anno:
A tutti prima o poi è capitato di provare un'emozione intensa, precisa, per cui però non esiste una parola che la definisca esattamente. A Mario Giordano l'idea di mettersi a «collezionare» emozioni che non hanno un nome è venuta mentre scriveva la sceneggiatura per un film: aveva in mente che cosa dovesse provare un certo personaggio, ma si è reso conto che non esisteva una parola per dirlo. Da allora ha cominciato a compilare una lista, e non ha più smesso.
«Brevi istruzioni per l’uso di questo libro:
Per casa o per quando si è in giro.
Spulciare. E scoprire emozioni.
(Si prega di fare attenzione all’indice.)
Ricordare.
Mettere insieme nuovi sentimenti.
Scegliere un numero da 1 a 1.000.
Sfogliare. Utilizzare come un oracolo quotidiano.
Fare una top ten delle emozioni preferite.
Inventarsene delle proprie.
Scriverle immediatamente. (Pericolo di fuga!)
Condividerle con gli altri.»
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