Vele Imperiali

di: Giulio Stagni - Anno: 2016


Vele Imperiali

Lo yachting ebbe origine in Olanda, paese che nel XVII secolo costituiva la maggiore potenza marittima mondiale. Fu lì, nel corso di un esilio che durò 14 anni, che Carlo II Stuart, re d’Inghilterra, Scozia, Irlanda e Francia, sviluppò le sue competenze nautiche. Una passione contagiosa la sua, che nei decenni a seguire diede impulso alla nascita dei primi yacht club, non solo Oltremanica e nell’Europa settentrionale, ma anche in quella centrale.
Qui, tra il 1800 e il 1900, presero forma veri e propri purosangue da regata disegnati dai più eminenti progettisti dell’epoca, come Arthur Payne, Charles Sibbick, Max Oertz, Johan Anker e William Fife. I loro committenti erano nobili e illustri esponenti dell’aristocrazia finanziaria che trovarono accoglienza nel K.u.K. Yacht-Geschwader, lo yacht club sorto a Pola, sotto l’e- gida di Francesco Giuseppe I, imperatore d’Austria e re d’Ungheria. Canoe a vela, scow, jolle, cutter, ketch, schooner, lugger, yawl, Stazze Internazionali di 6 e 8 metri, arrivarono così ad affollare il Mar Adriatico in agguerrite regate di circolo.
Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale mise fine all’incanto disper- dendo la flotta del circolo austro-ungarico e facendo cadere nell’oblio la sua storia. Un capitolo dimenticato della cultura nautica europea che al termine di una appassionata ricerca, Giulio Stagni riporta in vita col tratto magistrale dei suoi disegni.



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