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«20 nodi di vento e poi il tonfo»
Rusticali racconta l'incidente


04-10-2017

Al sicuro nel porto francese di Royan, lo skipper romagnolo spiega la dinamica del disalberamento di Spot alla Mini Transat.

«20 nodi di vento e poi il tonfo»
Rusticali racconta l'incidente

«È stata la Mini Transat più veloce del west». Ha perso l'albero, ma non l'ironia Matteo Rusticali, lo skipper che ha disalberato il 2 ottobre al largo del porto francese di La Rochelle a poche ore dalla partenza della regata oceanica riservata ai piccoli bolidi di 6,5 metri. Ora, con il suo Spot, è al sicuro all'ormeggio nel marina di Royan e racconta l'accaduto.
«Stavo navigando con 20 nodi da Ovest – dice lo skipper – una mano alla randa e il fiocco, ero sottocoperta e stavo parlando con Ambrogio Beccaria al Vhf e all’improvviso ho sentito quel maledetto rumore che è l’incubo di ogni navigatore». Sembra che l'albero di Spot abbia ceduto a causa dello sfilamento di una sartia dal suo perno per la pressione esercitata, e si è rotto in 3 parti.
«Quando ho disalberato –continua Rusticali– il pezzo più grosso, che era in acqua, ha cominciato a sbattere contro la chiglia, quindi ho cercato subito di liberare la barca dai tronconi che potevano causare altri danni. La stanchezza e anche il mal di mare  hanno reso tutto molto difficile, ma dopo alcune ore sono riuscito a sistemare Spot in modo da avere la tormentina a riva e poter avanzare verso il primo porto. Tornare a La Rochelle era improponibile perché sapevo che sarebbe entrato un Nord Est e non sarei stato in grado di risalire il vento, così ho comunicato il mio rientro verso Royan. Dopo che la barca appoggio si è allontanata ho subito cercato di trovare il modo di fare un ponte radio con l’organizzazione per programmare il traino, sapendo che Royan non era così facile da affrontare nelle mie condizioni.”
Un peschereccio ha risposto al Vhf ed è stato disponibile a trainarmi verso terra. Nel frattempo ho saputo che il mio team era già al porto che si organizzava per il mio rientro. Prima di entrare in porto è arrivata la motovedetta della Capitaneria di Porto che mi ha trainato fino all’ormeggio. Il passaggio era veramente difficile, surfavo su onde frangenti che si formano per un fondale molto basso. È stato impressionante. Da solo sarebbe stato impossibile rientrare così».

Alle ore 21 di lunedì 2 ottobre Matteo Rusticali e Spot sono alla fine ormeggiati nei pontili. «Vorrei ringraziare la città di Royan – conclude lo skipper –che si è dimostrata disponibile, competente e mi ha aiutato su tutti i fronti. Addirittura un signore, che ha seguito su Twitter la mia disavventura, ha chiamato la Capitaneria di Porto dicendo che mi avrebbe prestato la sua casa per dormire. Quindi siamo ospiti nella sua villetta delle vacanze. È stato incredibile. Vorrei anche dire un grazie speciale a tutti gli amici italiani che in queste ore si sono mobilitati per aiutarmi».

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