Scomparso il velista ravennate che, guarito dalla leucemia, nel 2009 prese il largo per completare il giro del mondo in solitario. Un'avventura straordinaria poi raccontata nel libro Altrove
Si è spento il 4 dicembre al termine di una lunga malattia Michele Piancastelli, il velista che fece parlare di sé a partire dal 2009 quando, senza vantare grande esperienza, si lanciò alla volta del giro del mondo in solitario a bordo di Altrove, barca a vela in acciaio di 11,6 metri. Ex operaio di un'industria chimica di Ravenna, Piancastelli era affetto da una grave forma di leucemia che era riuscito a contrastare con il trapianto di midollo osseo prima, e con la scelta di ricongiungersi al mare poi.
Il suo girovagare, raccontato nel libro Altrove di Paola Turroni, durò sette lunghi anni. Dopodiché, rientrato a Ravenna nel 2016 Michele continuò a seguire la sua passione introducendo alla vela decine di persone e svolgendo volontariato presso l’Associazione italiana contro le leucemie. Fino al riaffacciarsi della malattia, questa volta fatale. Aveva 56 anni.
"Per tutti noi che abbiamo avuto il privilegio di conoscerlo e frequentarlo – ci racconta il lettore Ettore Bandieri – è stato un maestro di vela e di vita. Un uomo contraddistinto dalla semplicità dei grandi che avuto il coraggio di sconfiggere una malattia tremenda sognando i mari di tutto il mondo; oceani che avrebbe poi solcato in anni di traversate solitarie .
Oggi, da familiari, amici ed ammiratori quali siamo, non possiamo che essere affranti e sconcertati, ma è di conforto pensarlo a bordo mentre fischietta con la sua calma imperturbabile e la sua naturale gentilezza ed educazione; guardando sempre avanti, alla ricerca di nuovi lidi ed orizzonti".