È stata pubblicata il 29 marzo la Class Rule della 36° America's Cup in programma nel 2021. Il documento stabilisce le regole per la progettazione dei nuovi Classe AC75, ovvero i monoscafi “volanti” di 23 metri che saranno impiegati per le regate di qualificazione e per la finale della Coppa America in programma ad Auckland, Nuova Zelanda. A darne comunicazione sono stati il Royal New Zealand Yacht Squadron e il Circolo della Vela Sicilia, in rappresentanza rispettivamente del Defender Emirates Team New Zealand e del Challenger of Record Luna Rossa. I due team hanno lavorato quattro mesi per la stesura delle nuove regole, curando ogni aspetto con l'obiettivo di contenere i costi senza tuttavia limitare la ricerca e la libertà di innovazione dei sindacati in gara.

Nello specifico è stato stabilito che sarà consentito uno stretto limite nel numero di componenti che possono essere costruiti tra cui scafi, alberi, timoni, foil e vele. L’obiettivo è infatti incoraggiare i team a un maggiore lavoro di simulazione virtuale nella ricerca e sviluppo, limitando li costi di costruzione e testing. Previsti una serie di elementi One Design. Sarà comune infatti la fornitura dei bracci dei foil e del loro sistema basculante, del sartiame e quella dell'estruso dell’albero. Prevista anche la realizzazione di una Soft Wing, probabilmente la "doppia randa" già vista in alcuni test che, secondo i promotori, potrebbe trovare in futuro anche un impiego nella nautica da diporto.

«La Class Rule AC75 stabilisce i parametri entro i quali i team possono sviluppare e portare in regata il monoscafo a vela più veloce che ci sia – ha dichiarato Martin Fischer (Design Coordinator di Luna Rossa) –  Queste regole sono il risultato di una importante collaborazione tra Emirates Team New Zealand e Luna Rossa». Adesso quindi si potrà passare dalle parole ai fatti con l'inizio della progettazione e della costruzione delle barche, i cui primi vari sono previsti a partire dal 31 marzo del 2019. Intanto, è stata ufficializzata anche la sfida statunitense da parte del New York Yacht Club, con il nome di "American Magic".