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Attività velica consentita
non è sport di “contatto”


21-10-2020

A seguito del Dpcm che ha bloccato l'attività ludico-amatoriale per gli sport di contatto, compresi gare e allenamenti, la Federazione della Vela con un comunicato chiarisce che la disciplina velica prosegue.

Attività velica consentita
non è sport di “contatto”

Si può ancora svolgere attività sportiva in barca a vela? E regate, allenamenti, scuola vela? Torna la stretta, causa pandemia, sugli sport amatoriali da parte del Governo, che con il Dcpm del 18 ottobre ha vietato l'attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento agli sport “di contatto”,  consentite solo in forma individuale. Sospese anche tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale mentre proseguono invece partite e gare sportive dilettantistiche a livello regionale e nazionale, così come gli allenamenti degli sport di squadra, ma in forma individuale.

La vela però non rientra nell'elenco delle 130 discipline di “contatto” individuate nel decreto e, come chiarito dal presidente della Fiv Francesco Ettorre, in un comunicato del 20 ottobre: “le competizioni sportive, presenti alla data del 18 ottobre nel calendario nazionale ed in quelli zonali, possono regolarmente disputarsi, essendo esse riconosciute di interesse nazionale o regionale dalla Federazione Italiana Vela”. Consentite anche le sessioni di allenamento, a porte chiuse, preso le sedi dei circoli affiliati, così come la pratica base della scuola vela. Naturalmente “il tutto va fatto – prosegue il comunicato – nel rigoroso rispetto del "Protocollo federale di regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del COVID-19- pubblicato sul sito federale che tiene conto e rispetta appieno tutte le previsioni ministeriali, in ambito sportivo, in materia di contrasto e contenimento del virus”.




 

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