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“Coppa America”
svelata la nuova barca


21-11-2017

Presentato il “concept” del monoscafo AC75. Avrà due foil basculanti, zavorrati e potrà navigare sollevato sull'acqua. Ancora in studio il tipo di armo.

“Coppa America”
svelata la nuova barca

Avrà i foil e “potrà virare e strambare volando con minime perdite di velocità in manovra, e la facilità con cui le barche potranno girare farà rivivere le classiche fasi di pre-partenza della Coppa America”. A togliere gli ultimi dubbi su come sarà la barca per la prossima Coppa America del 2021 è arrivato il “concept”, l'anteprima del progetto dell'AC75, pubblicata sul sito dello storico trofeo.
“I team progettuali di Emirates Team New Zealand e Luna Rossa – scrivono gli organizzatori – hanno trascorso gli ultimi quattro mesi esplorando un ampio spettro di diversi concetti di monoscafi, con l'obiettivo di progettare una classe di imbarcazioni che fosse impegnativa da portare e che premiasse e mettesse in risalto i massimi livelli di abilità degli equipaggi”.

La nuova barca avrà dunque “altissime prestazioni ed eccellenti caratteristiche per il match racing con la sicurezza di un'imbarcazione autoraddrizzante in caso di scuffia” un obiettivo  raggiunto adottando due deriva laterali a “T”, basculanti e zavorrate per per fornire il massimo momento di raddrizzamento durante la navigazione e dare stabilità a bassa velocità.
“In condizioni di navigazione normale – continua il comunicato – la deriva sottovento è abbassata per fornire una spinta verticale e consentire il sollevamento della barca, mentre la deriva sopravento è sollevata fuori dall'acqua per massimizzare il braccio della leva della zavorra e ridurre la resistenza. Nelle fasi di pre-partenza e di manovra, entrambe le derive possono essere abbassate per fornire più portanza e stabilità, utile anche in condizioni di mare più difficili in modo da fornire una finestra più ampia per effettuare le regate”.

Nell'elaborare il progetto, oltre alle prestazioni i progettisti hanno tenuto conto anche degli aspetti più pratici, come l'occupazione dello spazio in secco o all'ormeggio della barca e quindi entrambi i foil possono essere inclinati  sotto lo scafo, per fornirgli una stabilità naturale e per consentirgli di adattarsi a un posto barca standard.
Ancora in studio invece il tipo di armo. “In tandem con le innovazioni del sistema  di foiling –  riporta il comunicato –, Emirates Team New Zealand e Luna Rossa stanno studiando una serie di possibili innovazioni per il rig degli AC75, con il requisito che questo non debba essere inserito e rimosso ogni giorno usando una gru”. L'obiettivo è infatti di realizzare qualcosa che possa in futuro essere utilizzato anche su altre classi veliche. Una tecnologia economica e sostenibile e non, come è sottolineato con un pizzico di polemica, come avvenuto nel caso dei recenti multiscafi ad ala rigida, dove non  c'è stato “alcun trasferimento di questa tecnologia alle piattaforme di altre classi veliche”.

 

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