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Da Procida un charter
per i migranti della Sea Watch


08-01-2019

Lo skipper Antonio Scotto di Perta lancia un appello sui social per recuperare i migranti bloccati al largo di Malta, il post diventa virale e raccoglie la solidarietà di molti skipper.

Da Procida un charter
per i migranti della Sea Watch

Vela e solidarietà è da tempo un connubio che si esplica in molte forme, ma questa volta ha trovato una declinazione quasi provocatoria nella proposta di Antonio Scotto di Perta. Il velista di Procida, proprietario della compagnia di noleggio Blue Dream Charter & Service, in un post su Facebook si è detto infatti pronto a mettere a disposizione la propria flotta di 15 barche per andare a recuperare i 32 migranti a bordo della Sea Watch 3, la nave della ong tedesca che insieme alla Sea Eye (che accoglie altre 17 persone), è da 16 giorni all'ancora al largo di Malta in attesa che un paese europeo autorizzi l'approdo in un porto. La proposta di Scotto di Perta non si è fermata a un annuncio estemporaneo su internet, ma si è concretizzata nella richiesta formale al sindaco di Napoli per aprire il porto alle sue barche con i migranti. L'appello, il cui scopo era anche di saggiare la disponibilità di skipper eventualmente disposti all'impresa, è stato condiviso da molti velisti italiani che da Nord a Sud si sono detti pronti a partire. «Non si tratta – ha detto Scotto Di Perta – di avere un orientamento politico sui temi dell’immigrazione, sui quali ci auguriamo che i governi adottino presto una strategia in grado di scongiurare rischi umanitari del genere, ma di semplice umanità e senso di solidarietà. Andare a prendere bambini e donne, subito, perché chi conosce il mare sa che le sue condizioni di questi tempi sono ostiche».

Al di là della fattibilità dell'idea (di difficile attuazione per molti motivi) resta il gesto e anche la costatazione che la vela e i marinai siano spesso attivi e attenti alle problematiche e alle sofferenze di chi, per un motivo o per l'altro si trova ad avere bisogno di un aiuto in mare. Una disponibilità che mette in risalto ancora di più l'immobilismo della classe politica europea.

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