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Decreto Cresci-Italia
liberalizzato il charter


01-03-2012

Il provvedimento presentato giovedì 1° marzo dal Governo al Senato consente a ogni armatore di effettuare attività di noleggio. Prevista una “cedolare secca” del 20 per cento fino a 30.000 euro anni di ricavi.

Decreto Cresci-Italia
liberalizzato il charter

Si chiama decreto sulle Liberalizzazioni e per il charter ha mantenuto la parola. Nel provvedimento governativo in discussione giovedì 1° marzo al Senato, infatti, oltre alle modifiche alla tassa di stazionamento è stata inserita anche una radicale semplificazione dell’attività di charter. L’intento, sembra, è quello di fare cassa facendo emergere i molti abusivi in questo settore.

Nel decreto è prevista la possibilità per ogni armatore (o utilizzatore in leasing) di noleggiare liberamente la propria imbarcazione o nave da diporto “in forma occasionale”. Cosa si intenda con quest’ultima espressione, ancora non chiaro. Però nel provvedimento è specificato che l’utilizzo della barca per il charter non costituisce “uso commerciale” e quindi non sarà necessario iscrivere l’unità negli appositi registri dell’autorità marittima, né adoperarla in modo esclusivo per il noleggio come era previsto finora.

L’imbarcazione potrà essere condotta sia dal proprietario che da altre persone, basterà avere la patente nautica; per le navi da diporto serviranno invece i titoli professionali da skipper. Prima di noleggiare, in ogni caso, bisognerà darne comunicazione all’Agenzia delle Entrate e alla Capitaneria di Porto territorialmente competente. Basterà inviare una dichiarazione telematica.

Dal punto di vista fiscale le semplificazioni sono ancora maggiori. I proventi dall’attività, infatti, se inferiori a 30.000 euro l’anno, potranno essere assoggettati a un’imposta sostitutiva “secca” del venti per cento da versare entro il termine previsto per il saldo dell’Irpef. L’Agenzia delle Entrate stabilirà con successive disposizioni le modalità di pagamento e il tipo di documentazione da inviare.
Sul testo del decreto delle Liberalizzazioni il Governo ha deciso di porre la questione di fiducia. Se approvato dovrà essere trasmesso alla Camera per la definitiva ratifica.

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