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Francia: sì a natanti italiani
ma solo se assicurati


26-07-2004

Promosso dall'Ucina un accordo per evitare la stretta di controlli, multe e minacce di sequestro: le barche italiane per dimostrare la proprietà potranno esibire il documento di assicurazione.

Francia: sì a natanti italiani 
ma solo se assicurati
Grazie all'intervento dell'Ucina (l'associazione del costruttori nautici italiani) con la collaborazione della Federazioone Nautica Francese e la Dogana di Francia si è risolta al momento la questione della chiusura ai natanti italiani in acque francesi. All'inizio dell'estate si era infatti verificato che su indicazione della Dogana transalpina i natanti (barche fino a 10 metri che in Italia per circolare non occorre né patente né Licenza) venivano fermati in mare (soprattutto in Costa Azzurra e, seppure in misura minore, in Corsica) e multati perché non in grado di dimostrare la proprietà con documenti ufficiali, con minaccia di sequestro in caso di successivo fermo. Questa ingiutificata repressione aveva costretto molti diportisti italiani a non uscire dai porti francesi o a dirigersi su altri luoghi. Ora, in attesa di risolvere la questione definitivamente a livello governativo, si è individuato un "escamotage". Si tratta di considerare il certificato assicurativo quale documento identificativo. Meglio ancora se sul certificato compare il numero ideentificativo della barca HIN (Hull Identification Number) e, se disponibile, va mostrata una copia della fattura di acquisto dell'imbarcazione. Si tratta di un sistema di accertamento poco ortodosso che tuttavia consente, avendo a bordo oltre ai documenti d'identità, il certificato assicurativo, di evitare multe e avere libertà di navigazione in acque francesi. In quanto al numero HIN questo è disponibile solo per le imbarcazioni di nuova costruzione. Per quelle più anziane le autorità francesi dovranno accontentarsi del certificato assicurativo intestato al proprietario della barca. L'aspetto positivo dell'accordo Ucina-Dogana Francese dovrebbe porlomeno allentare i controlli. L'Ucina ricorda sul suo sito che "i controlli effettuati dalle Dogane Francesi rientrano nelle normali attività di controllo delle loro acque territoriali" e invita gli utenti alla "massima collaborazione esibendo tutta la documentazione utile ad attestare la proprietà del natante per dimostrarne la legittimità del possesso dell'unità alle Autorità Francesi". Sul sito viene peraltro proposto il documento in lingua francese da compilare scaricabile dal sito www.ucina.it all'indirizzo sotto riportato.

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