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Golden Globe Race:
Van Den Heede fa il vuoto


08-10-2018

Lo skipper francese il 5 ottobre è arrivato al "gate" di Hobart (Tasmania), completando la prima parte del giro del mondo in solitario con 1.600 miglia di vantaggio sul secondo.

Golden Globe Race:
Van Den Heede fa il vuoto

Ha impiegato 97 giorni il francese Jean-Luc Van Den Heede per arrivare a Hobart, in Tasmania, e completare la prima parte del Golden Globe Race 2108, il giro del mondo in solitario effettuato con barche e attrezzature degli Anni 60 salpato da Les Sables d'Olonne, (Francia). All'unica tappa con sosta dei tre cancelli previsti dall'organizzazione, il velista 73enne è arrivato alle ore 21:30 di venerdì 5 ottobre con 1.600 miglia (circa 10 giorni) di vantaggio sull'olandese Mark Slats. Van Den Heede a bordo del Rustler 36 "Matmut" si sta confermando un autentico fuoriclasse della vela, con una prova superlativa e tempi di percorrenza relativamente brevi considerando che si gareggia con barche a chiglia lunga e senza nessuno supporto tecnologico. Le regole della regata infatti impongono tra l'altro di navigare soltanto con sestante e carte nautiche, vietando l'utilizzo di gps, file grip o telefoni satellitari. «La barca è buona - ha dichiarato Van Den Heede - l'autopilota funziona bene e ho solo problemi minori come una finestra che perde». Lo skipper francese ha ripreso il mare dopo meno di 24 ore di sosta in cui ha rilasciato interviste e passato velocemente in rassegna le attrezzature di bordo; adesso naviga verso la Nuova Zelanda, per poi raggiungere il Sud Pacifico e fare rotta verso Capo Horn: secondo le sue previsioni dovrebbe completare il giro del mondo in 210 giorni. A metà della regata salpata il 1° luglio sono rimasti in gara 8 concorrenti su 18 salpati. Un numero di ritiri che indica la difficoltà di una prova intorno al mondo intrapresa con le stesse regole dell'edizione del 1968 vinta da Robin Knox Johnston e di cui quest'anno si festeggiano i 50 anni.

Novità intanto arrivano anche da Francesco Cappelletti, il velista italiano in gara fuori classifica (classe Chichester) perché partito in ritardo, costretto il primo settembre a riparare in Brasile a causa della rottura del timone a vento del suo Endurance 35 "007". Cappelletti ha fatto sapere che è arrivato il ricambio, ma anche che durante l'attesa il console Onorario a Salvador de Bahia Giovanni Pisanu, titolare di un'officina metallurgica, è riuscito a riparare la parte danneggiata: «Fantastico - ha commentato Francesco - adesso ho il vecchio modificato e un pezzo nuovo di scorta». Resta ancora da capire, però, se il velista italiano ha l'intenzione di riprendere il mare, e soprattutto verso dove.

(Angelo Sindoni)

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