Jan-Luc Van Den Heede non rinuncia al suo giro del mondo. Anzi rilancia. L'anziano (73 anni) fuoriclasse francese della vela oceanica che il 5 novembre si era ribaltato in Sud Pacifico danneggiando l'albero del suo Rustler 36 Matmut ha comunicato che non farà più tappa in Cile per effettuare le necessarie riparazioni all'armo, ma proseguirà nella sua sfida per la conquista della Golden Globe Race, il giro del mondo in solitario con barche e attrezzature Anni 60. Fermarsi infatti significherebbe essere declassati nella categoria “Chichester” e ritrovarsi esclusi dalla classifica generale, cosa che Van Den Heede vuole evitare a ogni costo.

Il tenace skipper francese, comunicando con l'organizzazione della regata ha detto che quindi proverà a effettuare la migliore riparazione possibile all'albero e continuerà il suo percorso verso Capo Horn per poi iniziare la risalita dell'Atlantico verso il traguardo di Les Sables d'Olonne. «Il peggio che può succedere –ha commentato–è perdere l'armo, e in quel caso ho pronto quello d'emergenza». Una decisione la sua, che è un esempio di concretezza, coraggio e abilità marinaresca. Del resto non a caso nel suo curriculum ci sono cinque giri del mondo in solitario, 10 passaggi di Capo Horn e un record del giro del globo all'inverso da Est a Ovest.
Van Den Heede attualmente conduce in testa la Golden Globe Race con circa 90 giorni di vantaggio sul diretto inseguitore, l'olandese Mark Slats. Quest'ultimo per recuperare sul francese, in base alla distanza che resta fino a Les Sables d'Olonne, dovrà fare una media di un nodo in più. Possibile, visto che “VDH” naviga sottoinvelato, ma questo veterano degli oceani ha dimostrato di avere ben altre risorse.