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La Volvo Ocean Race
in rotta su Capo Horn


19-03-2018

Il 17 marzo è salpata da Auckland la settima tappa del giro del mondo in equipaggio, per la flotta in gara una delle più lunghe e difficili dell'intero percorso

La Volvo Ocean Race
in rotta su Capo Horn

Prime 30 ore in mare per la flotta della Volvo Ocean Race, che il 17 marzo è salpata da Auckland (Nuova Zelanda) per  raggiungere Itajai (Brasile). A condurre la regata in questo primo tratto è Turn The Tide Plastic, tollonato a meno di due miglia da Vestas 11th Hour Racing, il team rientrato in gara dopo la collisione avvenuta lo scorso 20 gennaio nelle acque di Honk Kong con un peschereccio. La settima tappa del giro del mondo in equipaggio è una dellle più strategiche, non solo perché è la più lunga, con le sue 7.600 miglia, ma anche perché si annuncia come una delle più complicate visto che prevede il passaggio di Capo Horn tra i luoghi più turbolenti del pianeta. Proprio in virtù delle difficoltà previste al vincitore di questa tratta sarà assegnato un punteggio doppio rispetto alle altre tappe, e un punto di bonus andrà anche al primo equipaggio che doppierà il mitico Capo.

I sette team in gara dopo aver lasciato l’ultima boa del percorso costiero, doppiando la Coromandel Peninsula e il capo Est della Nuova Zelanda, faranno rotta verso Sud alla ricerca dei fronti depressionari che li spingeranno verso Capo Horn. Per raggiungere quest'ultimo occorreranno circa 11 giorni di navigazione spingendosi fino a 59 gradi di latitudine Sud ed entrando nei “Cinquanta Urlanti”, dove il vento forte e l'assenza di terraferma generano le onde più alte del pianeta. Una dura prova per gli equipaggi che dovranno dosare le energie, proteggersi dalle basse temperature e preservare le attrezzature messe a dura prova da burrasche e intense raffiche di vento. Superato l'estremo Sud dell'America Latina la flotta risalirà le coste dell'Argentina fino a raggiungere la città brasiliana.

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