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Mini Transat: la flotta rallenta nel "Pot au Noir"


07-10-2003

I concorrenti sono nella zona detta "Pot au Noir", caratterizzata da calme equatoriali e improvvisi abbassamenti di pressione atmosferica. Lo skipper Pierre Rolland su "247 Extrado" punta a Ovest e passa in testa.

Mini Transat: la flotta rallenta nel "Pot au Noir"
La maggior parte dei concorrenti impegnati nella seconda tappa della transoceanica in solitario dalla Francia al Brasile naviga ormai da diverse ore nel famoso "Pot au Noir", una zona a cavallo dell'Equatore in cui il vento quasi nullo si alterna a repentini abbassamenti di pressione. La velocità della flotta è diminuita notevolmente e la classifica generale può cambiare in ogni momento. L'istinto ma anche la fortuna degli skipper in gara giocano un ruolo determinante nella scelta della rotta migliore per guadagnare miglia e posizioni. Al momento ha visto bene il francese Pierre Rolland a bordo di "247 Extrado"che portandosi a Ovest (293 in longitudine) ha guadagnato la prima posizione nei Proto distanziando di oltre venti miglia l'americano Jonathan McKee su "247 Team McLube". A sorpresa il vincitore della prima tappa, il francese Samuel Manuard su "431 Tip Top Too" è passato dalla settima alla terza posizione rientrando decisamente in corsa per la vittoria finale. Anche l'italiano Enrico Podestà a bordo di "303 Diabolo Slam" guadagna posizioni. Ora si trova al 16 posto ma con poche miglia di distacco dai quattro che lo precedono, Raison, Minslow, Cuinet e Mumbru, e può guadagnare ancora. In serie David Raison su "440 Rayon Liquide" si mantiene alla testa della flotta. A subire rallentamenti per via delle calme equatoriali non sono solo i concorrenti ma anche le barche di appoggio alla gara con conseguenti problemi logistici. Presto comunque le imbarcazioni dovrebbero superare la zona del "Pot au Noir" per incontrare i venti del Sud e proseguire spediti verso Salvador de Bahia. (Dav.In)

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