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Patenti: il paradosso
del doppio esame


23-06-2022

Per il passaggio dall'abilitazione entro le 12 miglia a vela alla “senza limiti”, occorre, oltre alla prova integrativa di carteggio nautico, ripetere il cosiddetto quiz-vela

Patenti: il paradosso
del doppio esame
I nuovi programmi ministeriali per la patente nautica continuano a fare discutere. Se ne sono accorti diversi candidati che a partire dal 1° giugno (data d'entrata in vigore delle nuove modalità per lo svolgimento dell'esame) per l'estensione dell'abilitazione da entro le 12 miglia a vela alla "senza limiti" si sono trovati davanti lo stesso quiz-vela che avevano superato per la precedente abilitazione. 
 
Per conseguire la patente nautica entro le 12 miglia, infatti, è richiesto il superamento di:
1. una prova teorica a quiz di base (20 quesiti a risposta multipla) valida per tutte le tipologie di patenti;
2. un quiz relativo a “elementi di carteggio nautico”, costituito da 5 quesiti a risposta singola;
3. 5 ulteriori quiz vero-falso dedicati esclusivamente alla vela. 
4. la prova pratica in mare.
 
Per il passaggio alla “senza limiti” si reputava ragionevolmente sufficiente il superamento della prova integrativa di carteggio nautico, per intenderci quella con carta e squadrette. Inutile, sarebbe logico pensare, ripetere test già superati per la patente entro le 12 miglia. Invece non è così: a leggere bene quanto riportato (forse per errore?) nel decreto del ministero delle Infrastrutture del 10 agosto 2021, occorre sostenere nuovamente anche il quiz-vela (5 domande estratte da un tabulato di 250 quesiti).
 
Ciò significa che se il Sig. Rossi supera tutte le prove per l'abilitazione entro le 12 miglia e dopo un mese decide di estenderla alla "senza limiti", dovrà effettuare non solo la prova di carteggio, ma ripetere un test già superato. Viene da chiedersi cosa accadrebbe nel caso in questa seconda volta il candidato dovesse essere bocciato per aver sbagliato proprio i quiz-vela: a rigor di logica gli si dovrebbe ritirare la patente, visto che dimostra di non avere i requisiti neppure per l'abilitazione di cui è già in possesso.
Fortunatamente non è così, ma resta il paradosso che ci auguriamo verrà corretto quanto prima.

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