blu
Il portale pratico del mare sabato, 20 aprile 2024

Salpa la Route du Rhum
sfida oceanica per solitari


30-10-2014

Il 2 novembre una flotta di 91 velisti parte per la transatlantica dalla Francia ai Caraibi. Al via anche 3 italiani: Giancarlo Pedote, Alessandro Di Benedetto e Andrea Mura.

Salpa la Route du Rhum
sfida oceanica per solitari

Sale la tensione lungo le banchine di Saint Malo in vista della partenza della “Route du Rhum”. Il 2 novembre dalla città francese salpa infatti una delle più attese traversate atlantiche in solitario, che si snoda lungo 3.540 miglia fino a Point-à-Pietre, in Guadalupe. La regata, che si svolge ogni quattro anni, vede al via 91 concorrenti divisi nelle classi Ultimes (multiscafi da 18 metri e oltre), Multi 50 (multiscafi di 15 metri), Imoca 60 (monoscafi da 18 metri), Class 40 (monoscafi da 12 metri) e Rhum, quest'ultima la più numerosa con i multiscafi e i monoscafi di lunghezza compresa tra gli 11,9 e i 17,9 metri che non rientrano nelle altre categorie.

Da sempre banco di prova per i più forti velisti del mondo, a questa edizione della regata ci sono anche tre skipper italiani. Il primo è Giancarlo Pedote, che dopo un anno esaltante nella classe dei Mini 6,50 salpa a bordo di “Fantastica” nei Class 40, forse la categoria più agguerrita con 38 iscritti tra i quali il fuoriclasse Kito de Pavant su “Otio – Bastide Médical”. Il secondo italiano in gara è Alessandro Di Benedetto, che con il suo “Team Plastique” tenta l'impresa tra il "club" degli Imoca 60, categoria che conta solo 8 iscritti, ma tutti di alto livello e dove il nome da battere è quello di Francois Gabart, il giovane francese che a bordo di “Macif” ha vinto il “Vendée Globe” nel 2013. Chiude la terna degli italiani Andrea Mura, il cagliaritano a bordo dell'Open 50 “Vento di Sardegna” partecipa nella categoria Rhum con l'obiettivo di ripetere la vittoria ottenuta in questa regata nel 2010.

Una cosa è certa: per vincere la “Route du Rhum” bisognerà partire bene. Già dopo poche miglia infatti la flotta si troverà impegnata nel Golfo di Biscaglia, un tratto di mare che nel mese di novembre si caratterizza per condizioni meteorologiche molto impegnative. Nelle scorse edizione si è visto infatti che proprio in queste acque la flotta si seleziona, si creano i primi distacchi e si verificano anche molti ritiri. Poi ci sarà il problema di come "agganciare" gli Alisei, i venti portanti che soffiano verso Ovest; un'impresa tutt'altro che facile considerando che i cambiamenti climatici hanno reso la loro regolarità sempre meno prevedibile. La sfida, insomma, è tra le più dure e la posta in gioco importante; non resta che attendere il responso dell'oceano.

© Riproduzione riservata

Link: