Alle ore 15,26 (le 21,26 italiane) di giovedì 10 giugno Giovanni Soldini, unico skipper italiano in gara in "The Transat", transatlantica in solitario dall'Inghilterra agli Usa, ha tagliato in settima posizione il traguardo di Boston. 10 giorni, 6 ore e 26 minuti: questo il tempo impiegato dal navigatore milanese per percorre le 2.800 miglia che separano Plymouth dal porto statunitense. «È stata una bellissima regata - ha commentato lo skipper subito dopo essere sbarcato - e come al solito la Ostar, come la chiamiamo ancora tutti, non si è smentita. Secondo me l'abbiamo fatta bene, anzi direi molto bene fino a Terranova; dopo abbiamo fatto anche qualche errore che adesso cercheremo di analizzare, di capire per imparare, per il futuro. Dopo Terranova ci sono stati anche dei problemi di sonno, forse anche di scelte tattiche. Ma quello che conta è siamo sempre stati perfettamente in regata, fianco a fianco con gente di grandissima esperienza. Fino al penultimo giorno quando abbiamo avuto alcune avarie, siamo sempre stati nel gruppo di testa a combattere e per questo sono molto soddisfatto». La gara di Soldini è stata caratterizzata da un'ottima partenza che l'ha visto tra i primi in testa alla flotta per le prime 48 ore, poi progressivamente "Tim Progetto Italia" ha ceduto il passo ai diretti inseguitori passando dalla terza alla settima posizione. Per Giovanni Soldini questa è stata la quarta partecipazione a The Transat. La prima fu nel 1992 dove giunse secondo nella classe dei monoscafi di 50 piedi , la seconda nel 1996 dove oltre a vincere fissò anche il nuovo record di classe (tempo di 15 giorni, 18 ore e 29 minuti) e infine nel 2000 quando si classificò quinto tra i monoscafi di 60 piedi. A tre ore di distanza da Soldini anche Philippe Monnet, a bordo del trimarano "Sopra Group", ha tagliato il traguardo di Boston mentre sono ancora attesi "Gitana XI" di Fred Le Peutrec, "Banque Covefi" di Steve Ravussin e "Médiatis Région Aquitaine" di Yves Parlier. Tra i monoscafi di 60 piedi guida invece la classifica l'inglese Mike Golding su "Ecover", a circa 350 miglia dall'arrivo, seguito da "Tenemos" di Dominique Wavre e "Pindar Alphagrafic" del neozelandese Mike Sanderson. Tra i mulstiscafi di 50 piedi tiene testa, a circa 700 miglia dall'arrivo, "Trilogic" del francese Eric Bruneel, mentre 150 miglia alle sue spalle, avanza "Artforms" dello statunitense Kip Stone primo tra i monoscafi di 50 piedi. (alb.ca)