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Trofeo Jules Verne: "Orange" torna indietro.


23-02-2004

A solo un giorno di distanza dalla partenza del 19 febbraio, il maxi-catamarano di Bruno Peyron è stato costretto da un'avaria tecnica a invertire la rotta e puntare sulla costa bretone.

Trofeo Jules Verne: "Orange" torna indietro.
È accaduto di nuovo il 20 febbraio che un maxi-multiscafo impegnato nella difficile regata senza scalo intorno al mondo "Trofeo Jules Verne" abbia dovuto rinunciare temporaneamente all'impresa e tornarsene a casa. Questa volta è capitato a "Orange II", il maxi-catamarano di 37,80 metri al comando dello skipper francese Bruno Peyron, il 13 febbraio era toccato in sorte al trimarano "Geronimo" dello skipper Olivier de Kersauson, fermato dalla rottura di due gennaker su tre. L'avaria occorsa al catamarano di Peyron consiste nella perdita della crash-box dello scafo di destra che è sparita in oceano, si suppone all'alba, mentre la barca si trovava a navigare alla velocità di 30 nodi al largo della costa portoghese. La crash-box è una falsa prua della lunghezza di 30 centimetri che si deforma o si stacca in caso di impatto con un ostacolo in modo da mantenere integra la struttura della barca. L'equipaggio però durante la navigazione non ha percepito nessun contraccolpo e lo stesso Peyron pensa a un difetto di costruzione o quantomeno a una imprecisa valutazione progettuale degli sforzi che questi "paraurti" subiscono a forte velocità nelle onde. Un responso più preciso potranno darlo solo i tecnici e i progettisti che esamineranno lo scafo a terra. Peyron nel primo giorno di navigazione, iniziato il 19 febbraio alle ore 08.41 con il passaggio della linea di partenza tra l'isola d'Ouessant (Francia) e Cape Lizard (Inghilterra), aveva gia migliorato il tempo di percorrenza fissato nel 2002. Ora è tutto da rifare, con l'unica consolazione che la stessa sorte è condivisa anche dai temibili avversari in corsa sul trimarano "Geronimo" che attualmente sono impegnati nella risalita controvento per giungere a Brest. E come è stato per Olivier de Kersauson, ora anche per l'equipaggio di "Orange II" l'obiettivo è tornare, riparare l'avaria e ripartire nel minore tempo possibile. (Lu.Ca)

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