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Uragani: dopo Ivan, Jeanne e Karl


23-09-2004

Mentre Ivan degrada nell'entroterra statunitense, il South Carolina e le coste del Venezuela sono minacciate da altre due tempeste tropicali. Il 2004 potrebbe essere un anno record per il numero di uragani nell'oceano Atlantico.

Uragani: dopo Ivan, Jeanne e Karl
Mentre l'uragano Ivan, ormai degradato a tempesta tropicale, prosegue la sua corsa nell'entroterra americano avendo raggiunto la posizione di lat. 33°.8N e long. 86.5W (ore 0900 italiane) con pressione atmosferica di 986 hPa, sull'Atlantico si profila la minaccia della tempesta tropicale "Jeanne", attualmente (ore 0900 italiane) a lat. 19°.4 N e long. 69°.7 W, in movimento a 9 km/ora verso NW, con venti a 111km/ora e raffiche fino a 138 km/ora, pressione atmosferica minima di 990 hPa. Questa si prevede che raggiunga Charleston alle 00 (ora locale) del 22 settembre. Un'altra tempesta tropicale è costituita da "Karl", che si trova al largo delle coste del Venezuela ( 11°.4 N, 34.8W, pressione atmosferica 994 hPa, venti a55 km/ora), in movimento verso WNW (vedi allegato). Fino ad oggi, nel 2004, si sono verificate in Atlantico le seguenti perturbazioni tropicali: - Uragano Alex - Tempesta Tropicale Bonnie - Uragano Charley - Uragano Danielle - Tempesta Tropicale Earl - Uagano Frances - Tempesta Tropicale Gaston - Tempesta Tropicale Hermine - Uragano Ivan - Depressione Tropicale Ten - Tempesta Tropicale Jeanne In Atlantico, la frequenza dei cicloni tropicali fra giugno e novembre (1995 - 2003) è stata di 13, con una media di 7,7 uragani e 3,6 uragani molto forti (categoria 3-4-5 nella Scala Saffir - Simpson, che prevede un massimo di 5; Ivan ha raggiunto la categoria 5). Secondo l'indice ACE (Accumulated Ciclone Energy), che tiene conto dell'intensità, della frequenza e dell'energia dei cicloni tropicali in una data stagione, la frequenza stagionale di 15 uragani costituisce il limite inferiore della mediana (posizione centrale di una distribuzione di frequenza) per identificare una "stagione al disopra della media" (giugno - novembre). Attualmente ci troviamo a quota 11, con 5 uragani. I segnali indicano che il periodo potrebbe essere al di sopra del normale. Fra i motivi più importanti, vi sono valori superiori alla media della temperatura superficiale delle acque tropicali ed un indebolimento degli alisei di Nord Est (emisfero settentrionale), il che indebolirebbe le condizioni per il verificarsi del fenomeno di El Nino e l'instaurarsi del fenomeno opposto (La Nina), apportando condizioni favorevoli allo sviluppo di uragani. (Colonnello Gian Carlo Ruggeri)

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