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Addio a Bruce Kirby
inventore del Laser


21-07-2021

È deceduto il 18 luglio a 92 anni il velista e designer canadese, il suo nome resterà legato alla famosa e popolarissima deriva.

Addio a Bruce Kirby
inventore del Laser

Il suo nome era conosciuto solo dagli appassionati di vela, ma la sua “creatura”, il Laser, godeva di fama planetaria, immancabile presenza in ogni circolo velico, scuola nautica o villaggio vacanze. Ora non c'è più. Bruce Kirby, skipper, giornalista e progettista canadese è morto il 18 luglio all'età di 92 anni. Nato a Ottawa nel 1929, aveva dedicato una vita alla vela, sport che ha contribuito a diffondere e sviluppare disegnando una delle derive tra più diffuse e apprezzate al mondo, a oggi costruita in oltre 220.000 unità e presente in 150 nazioni.

È stato prima di tutto un velista Kirby, e che velista. La sua carriera comincia in giovane età per poi diventare uno dei protagonisti della Classe Internazionale 14 piedi fino a rappresentare per ben tre volte il Canada alle Olimpiadi partecipando ai Giochi di Melburne 1956, Tokyo 1964 nella classe Finn e Città del Messico 1968 nella classe Star.  Ma oltre a praticare la vela ad alti livelli, Kirby la sa anche raccontare, in un'intensa attività giornalistica che svolge per alcune importanti periodici internazionali come One-Design e Offshore Yachtman (attualmente Sailing World). Si occupa insomma di nautica a 360 gradi, non trascurando la progettazione e lo yacht design, passioni che coltiva da autodidatta, ma anche qui di alto livello, basti dire che progetta barche per l'America's Cup e l'Admirals Cup.  È nel 1970 però che avviene la svolta della sua vita.

Si racconta fosse al telefono quando tra una chiacchiera e l'altra tracciò su un quaderno per appunti (in foto) le linee di quello che sarebbe diventato il Laser. La prima barca venne costruita poco dopo in collaborazione con il connazionale Ian Bruce, quest'ultimo era stato infatti interpellato dalla società Hudson Bay Company per sviluppare una serie di attrezzature sportive tra le quali una piccola barca a vela. Ian pensò al suo amico Kirby, il quale in pochi giorni gli fece avere gli schizzi e i calcoli approssimativi del suo progetto. L'azienda tuttavia rinunciò all'idea di realizzare la deriva e il progetto fini in un cassetto per diversi mesi. Fino a quando Kirby chiamò Bruce chiedendogli se poteva costruire un prototipo con il quale partecipare a una regata nel mese di ottobre. In pochi mesi il primo esemplare di Laser fu realizzato e messo in acqua. La presentazione ufficiale avvenne al New York Boat Show del 1971 ottenendo un successo straordinario, i due soci ne vendettero ben 144 solo nel corso del salone nautico. Iniziava così il mito del Laser, il cui impatto nella storia della moderna nautica da diporto è paragonabile solo a quello avuto dal windsurf e dall'Hobie Cat.

Costruito in stretta monotipia (gli scafi sono tutti uguali: 4,06 metri di lunghezza, 1,42 metri di larghezza e 59 chilogrammi di peso), il Laser è ancora oggi il singolo olimpico per eccellenza, nella sua versione Standard per gli uomini e Radial per le donne (quest'ultimo con minore superficie velica, 5,7 mq al posto di 7,06 mq); c'è anche la versione Laser 4.7, con superficie velica da 4,7 metri quadri usata come propedeutica allo Standard. Una deriva facile da trasportare, agile da armare, semplice da condurre, ma anche molto tecnica, veloce per i regatanti, divertente per uscite lungocosta. Una barca intramontabile, il cui “mito” non è stato intaccato neppure dalla lunga diatriba tra costruttori e associazione di classe che ha portato al cambio del nome in Ilca 7 (Standard) e Ilca 6 (Radial). Lo stesso Kirby del resto fu coinvolto in una lunga vertenza legale riguardo i diritti del marchio. Questioni economiche che non hanno impedito il tumultuoso successo di questa barca che ha consentito a centinaia di migliaia di persone di godere del mare e del vento. Il grande regalo fatto a tutti i velisti da quel genio di Bruce Kirby.

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