Giovedì 14 maggio il nostro inviato speciale Marco Di Gilio, portabandiera della piccola nautica da diporto, ha preso il largo da Fiumara Grande (Roma) a bordo del suo Etap 28i Namaste per una nuova navigazione in solitario che lo porterà, bordo dopo bordo, fino a Salerno con scali intermedi a Nettuno, Gaeta, Formia, Napoli, Torre del Greco, Castellamare di Stabia e Marina di Cassano.

 

"Guardando ai racconti delle mie navigazioni italiane – spiega Di Gilio, articolista di Bolina nonché firma del volume 4 mari e del prossimo Periplo di Sicilia per Casti Editore – mi sembra di aver tralasciato qualcosa. Il che suona bizzarro per uno che ha realizzato due volte il giro d'Italia e che ha avuto l'onere e l'onore di scrivere delle località e degli scali più belli, sempre con un occhio attento alla piccola nautica. Quella meno appariscente ma energica e vitale, popolata da un eterogeneo gruppo di velisti che col loro navigare promuovono una vela inclusiva e sostenibile".

 

L'obiettivo è dunque quello di raccontare il territorio, i servizi e le carenze delle strutture portuali e promuovere il piccolo cabotaggio, tracciando la rotta per chi, magari inesperto, voglia cimentarsi in una navigazione lungocosta. 

 

"È in particolar modo a costoro - spiega il navigatore - a cui penso durante i miei viaggi. Immagino il lettore, a bordo del suo scafo modesto (per dimensione) mentre, leggendo i miei scritti programma la sua futura crociera; poi, una volta in mare, poco prima dell'atterraggio, ripensa a quel particolare da me descritto. Chi scrive di mare a volte veste i panni di piccola vedetta, bussola dei desideri di chi navigherà dopo di lui". 

"Il nostro bel Paese – prosegue di Gilio – è disseminato di meraviglie che possono essere raggiunte anche da chi non ha i mezzi (o la voglia) per navigare su barche più grandi".

 

I resoconti della nuova navigazione di Marco e Namaste, saranno pubblicati in esclusiva tra le pagine di Bolina 2. Nel frattempo si possono seguire le sue avventure sui suoi profili Facebook e Instagram e magari incontrarlo in uno dei suoi prossimi scali. La barca è facilmente riconoscibile dalle scritte Bolina che troneggiano sulle draglie.