Riprendono fino al luglio 2023 i lavori di risanamento dello stretto che unisce Ionio ed Egeo. Interdetto il passaggio a navi e imbarcazioni
Il Canale di Corinto chiude nuovamente. Lo stretto artificiale di 6,343 chilometri che collega il mar Ionio con l'Egeo, necessita infatti di ulteriori interventi di consolidamento. In particolare delle alte pareti di roccia che lo sovrastano, oggetto tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021, di importanti frane.
Stanziato un budget di 32 milioni di euro per il suo restauro, il governo greco aveva ordinato la chiusura di questo strategico passaggio a gennaio del 2021. Conclusa quindi la prima fase di bonifica e pulizia dei fondali, era stato temporaneamente riaperto a luglio del 2022 consentendo fino a pochi giorni fa, il passaggio di 6.001 navi.
Da martedì 4 ottobre la nuova chiusura per proseguire con gli interventi di stabilizzazione strutturale. Secondo i programmi lo stretto sarà riaperto a luglio del 2023 per i successivi 4 mesi e così a seguire fino alla definitiva conclusione delle opere di risanamento.
Con una larghezza minima di 24,6 metri il Canale di Corinto è stato costruito tra il 1881 e il 1893. Nelle rotte tra il mar Ionio e l'Egeo fa risparmiare circa 124 miglia ed è utilizzato soprattutto dalle imbarcazioni da diporto, con un transito annuo stimato in circa 11.000 unità.