Polemiche, sentenze del tribunale e rinvii non hanno fermato la sedicenne velista olandese Laura Dekker che il 20 gennaio ha concluso il giro del mondo in solitario approdando all’isola di Saint Martin, nell’arcipelago delle Antille olandesi, diventando la più giovane velista ad avere circumnavigato il globo. Un’impresa compiuta a bordo del suo ketch “Guppy”, un Gin Fizz Jeanneau di 11,50 con la quale ha percorso una rotta di 27.000 miglia frazionata in tappe della durata di circa tre settimane ciascuna.

Un primato che è stato proceduto da molte polemiche e da una sentenza della giustizia olandese che nel 2009 ha bloccato un primo tentativo di viaggio considerandolo troppo pericoloso per una ragazza così giovane. Ma una seconda sentenza del tribunale, nel luglio del 2010, ha stabilito che la decisione spettava ai genitori, i quali hanno dato il via libera sostenendo l’impresa della figlia.

Il primato di Laura Dekker si aggiunge a quello stabilito qualche anno fa dall'australiana Jessica Watson, più “vecchia” di 8 mesi, che però è stato compiuto senza scalo e senza assistenza. Il World Sailing Speed Record Council (organo internazionale che certifica i record velici) pur riconoscendo la spettacolarità delle imprese ha comunicato che nessuno dei due record verrà convalidato, perché non legati alla velocità ma solo alla giovane età. Una scelta che, forse, vuole evitare di fomentare altri giovani velisti a tentare un’impresa così affascinante ma altamente rischiosa.