Skipper muore
al largo di Capo Corso
Un cabinato a vela italiano è stato investito venerdì 13 luglio da una burrasca mentre navigava lungo la costa settentrionale della Corsica. Il comandante della barca, colpito dal boma alla testa, è deceduto, salvi gli altri due membri dell’equipaggio.
Capo Corso, la prospicienza montuosa a Nord Est della Corsica che si affaccia nell’alto Tirreno nella giornata di venerdì 13 luglio è stata spazzata da violente raffiche di Maestrale. Una situazione meteorologica che ha messo in difficoltà una barca a vela battente bandiera italiana che navigava in quelle acque causando la morte dello skipper che ne era al comando.
Tutto è iniziato verso le ore 13,30, quando la Guardia Costiera francese intercetta una richiesta di soccorso da parte dell’equipaggio di “Elef 2”, un cabinato di circa 15 metri, sferzato un vento di Forza 8 e onde di oltre 5 metri mentre naviga a circa 10 miglia da Capo Corso. L’imbarcazione, si afferma nel messaggio, procede con difficoltà e fatica a mantenere la rotta. Poi all’improvviso durante una manovra lo skipper viene colpito violentemente alla testa dal boma e sviene in pozzetto. Gli altri due membri dell’equipaggio, sotto shock e in preda al panico, non sono in grado di governare l’imbarcazione. Scattano i soccorsi e la Guardia Costiera invia sul posto prima un jet Falcon 50 per individuare la barca in difficoltà, poi un elicottero Super Puma che in meno di un’ora evacua gli altri membri dell’equipaggio nell'ospedale di Falconaja. Per lo skipper invece, la cui identità non è stata ancora resa nota dalle autorità, non c’è stato nulla da fare, il colpo alla testa è stato fortissimo ed è deceduto. “Elef 2” è stata quindi recuperata da una motovedetta in tarda serata
Condizioni di Maestrale forte e mare in burrasca al largo delle costa settentrionale della Corsica, affermano i meteorologi, dovrebbero persistere fino alla giornata di martedì 17 luglio, per cui si invitano armatori e skipper che seguono quella rotta alla massima prudenza.
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