È stata varata sabato 13 aprile a Cagliari l'AC75 di del Team Prada Pirelli. L'affascinante "astro-barca" dalla livrea argentata ha toccato l'acqua alle ore 13.20 presso la base al Molo Ichnusa di Cagliari. È la decima barca dal 1999, ovvero dall'inizio della partecipazione del consorzio italiano alla sfida di Coppa America. 

Il suo battesimo è avvenuto in presenza di Miuccia Prada che ha provveduto all'inaugurale lancio della bottiglia di champagne, Patrizio Bertelli (Presidente di Luna Rossa Prada Pirelli), Marco Tronchetti Provera (Vice Presidente Esecutivo di Pirelli), Max Sirena (Skipper e Team Director di Luna Rossa), Agostino Randazzo (Presidente del Circolo della Vela Sicilia che ha lanciato ufficialmente la sfida per il consorzio italiano) e Monsignor Baturi che ha impartito la benedizione conclusiva. 

 

La nuova Luna Rossa, spiegano dalla base di Cagliari, è un progetto radicale che incorpora le soluzioni progettuali, le novità tecnologiche e i materiali sperimentali testati negli ultimi due anni sul prototipo LEQ12 di 12 metri. Costruita presso il cantiere Persico Marine di Nembro (Bg), ha coinvolto un team progettuale di 40 persone nella fase di disegno e sviluppo e ha richiesto oltre 70.000 ore di lavoro per la costruzione di scafo e appendici, tutti in carbonio. 

L’AC75 monta un albero alare alto 26,5 metri con soft wing composta da due rande gemelle, più un fiocco, per una superficie velica totale di circa 220 mq. Le vele sono principalmente in carbonio e Dyneema. 

A bordo ci saranno otto persone di equipaggio: due timonieri, due trimmer e quattro ciclisti. 

 

Il dado, insomma è tratto e ora per il team italiano cominceranno finalmente gli allenamenti in mare in vista della Louis Vuitton Cup, ovvero le regate eliminatorie che si correranno dal 22 al 27 ottobre a Barcellona per decretare lo sfidante di Emirates Team New Zealand alla prossima America's Cup.

 

Nel frattempo l'8 aprile anche Alinghi Red Bull ha presentato la nuova barca, mentre e dall'11 aprile i "kiwi" hanno cominciato gli allenamenti nel Golfo di Hauraki a bordo del nuovo Taihoro. In generale, per quel poco che finora si è potuto vedere, rispetto agli AC 75 della generazione precedente gli scafi presentano peculiari linee di carena che in generale assumono un profilo a "V" molto più accentuata nella parte centrale, al punto da costituire, per tutta la lunghezza della barca, una sorta di affilatissima chiglia lunga che nel caso di Ineos Team Britannia e Emirates team New Zealand arriva fino al dritto di poppa, mentre su Luna Rossa si ferma sulla verticale del centro pozzetto per poi subire un lieve slancio. Differenti anche le scelte nell'aerodinamica della coperta e il disegno dei foil. 

 

“Sembrano entrambe delle barche davvero buone", ha dichiarato Dan Bernasconi, Direttore Tecnico di Emirates Team New Zealand riferendosi a Luna Rossa e Alinghi. 

"Potete guardare le loro barche – ha proseguito – e vedere che hanno affrontato lo stesso tipo di domande che abbiamo affrontato noi, e sono giunti a conclusioni leggermente diverse in alcune aree, ma non sono molto. Probabilmente ci sarà una maggiore differenza di prestazioni nei foil, nelle vele e nel modo in cui queste vengono controllate rispetto alle forme dello scafo. Ovviamente, l’aerodinamica è importante, ma sospetto che, a parità di tutte le altre cose, tutte le squadre correranno sul circuito di regata a pochi secondi l’una dall’altra”.

 

Nell'attesa che la grande sfida cominci indiscrezioni, dettagli e spionaggio industriale ci faranno parlare ancora molto di Coppa America nei mesi a venire. È nella natura stessa di questa sfida che sin dal principio è stata indirizzata allo sviluppo di tecnologie all'avanguardia col solo obiettivo di guadagnare velocità. Una tanto esasperata quanto affascinante corsa all'innovazione ben lungi dall'essere conclusa.