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Addio Olin Stephens,
leggenda della vela


17-09-2008

Progettista geniale, icona e storica figura del design velico, l'architetto americano è scomparso il 13 settembre negli Stati Uniti. In luglio aveva celebrato i 100 anni.

Addio Olin Stephens,
leggenda della vela
La scomparsa del grande architetto Olin J. Stephens, che nel luglio scorso aveva festeggiato i cento anni, è stata annunciata in questi giorni negli Stati Uniti. Universalmente riconosciuto come il migliore progettista di barche a vela del ventesimo secolo, nella sua straordinaria vita lavorativa ha disegnato oltre 2.000 imbarcazioni, molte delle quali hanno riportato prestigiose vittorie sui campi di regata e segnato tappe decisive nell'evoluzione dello yachting moderno. Originario di New York, Stephens aveva cominciato a frequentare l'Istituto di Tecnologia del Massachusetts nel 1926, ma era stato costretto ad abbandonare gli studi a causa d una malattia. Dopo avere navigato su un 6M, a vent'anni decise di intraprendere la carriera di progettista navale e nel 1929 si alleò con Drake Sparkman per formare lo studio Sparkman & Stephens, il più celebre duo della progettazione velica. Tra i suoi primi progetti da ricordare il monotipo "Manhasset Bay", che naviga ancora oggi a distanza di settanta anni e soprattutto il "Dorade", un 52 piedi che si era distinto per avere vinto la regata "Transat" e il "Fastnet" nel 1931. Negli Anni 30 Olin Stephens scoprì la "Coppa America" dapprima come membro dell'equipaggio del Defender e successivamente nel 1937 quando il suo J-Class "Ranger" dominò la stagione. In seguito i progetti di Stephens riportarono la vittoria in otto delle nove edizioni del prestigioso trofeo. Da quel momento in poi la lista di barche celebri e vittoriose disegnate dall'architetto americano si allunga a dismisura. Dopo la seconda guerra mondiale, i parametri di stazza creati in Inghilterra dalla Rorc Rating Office favoriscono i piani concepiti da Olin Stephens e le sue barche vincono sistematicamente regate importanti come la "Admiral's Cup" e la "One Ton Cup". Alla fine degli Anni 60 Stephens ebbe un ruolo determinante nella elaborazione delle classi Ior e Ims. Negli ultimi anni della sua brillante carriera Olin Stephens ha continuato a lavorare scrivendo libri e sviluppando software di supporto alla progettazione nautica. Di recente era stato anche in Italia come faceva ormai quasi ogni anno, per seguire le regate delle vele d'epoca: a Porto Santo Stefano gli era stata riconosciuta anche la cittadinanza onoraria.

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