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Adriatico: mare
di schiume e plastica


29-11-2023

A conclusione della campagna Floating Litter condotta dall'Associazione Progetto Mediterranea e Ispra, un quadro poco incoraggiante sullo stato di salute dei nostri mari

Adriatico: mare
di schiume e plastica
Schiume e plastiche sono presenti nel mare Adriatico e lungo la costa croata in quantità superiori alla media. Questo l'esito poco incoraggiante della Campagna 2023 Floating Litter condotta dall'Associazione Progetto Mediterranea in collaborazione con l'Ispra, l'Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale. 
Tra maggio e ottobre del 2023 il Mikado 60 della nota associazione culturale ha navigato lungo la costa adriatica dei Balcani, quella Ionica greca e nel Mediterraneo Centrale fino a Creta prendendo nota dei rifiuti galleggianti avvistati e raccogliendo campioni d'acqua. 
Da ciò è stato possibile constatare che oltre il 95% dei rifiuti è costituito da materiale plastico, circa la metà del quale è rappresentato da oggetti di piccole dimensioni (2,5-5 cm). In misura marginale compaiono poi rifiuti in legno di origine antropica, tessili e carta. Lungo la costa croata la presenza di schiume eccede la media dei valori di riferimento per l'ambiente costiero e differenze sono registrate anche fra le densità di rifiuti in Adriatico e Ionio centrale, con valori più elevati in quest'ultimo bacino. 
 
I risultati, dichiarano dall'Ispra, confermano l'elevato valore della citizen science (approccio alla ricerca scientifica che si fonda sulla partecipazione attiva di cittadini, spesso non professionisti o non specialisti, ndr) nella costruzione di una cultura scientifica, particolarmente importante in ambito marino, dove la vastità e complessità dei fenomeni richiedono un monitoraggio continuo. I dati ottenuti, uniti a quelli raccolti nelle precedenti due annualità, permetteranno di delineare un quadro d'insieme sempre più preciso sul fenomeno dei rifiuti marini lungo gli ambienti costieri del Mediterraneo orientale. 
 
"Ci auguriamo  – dichiara Simone Perotti, co-fondatore e ideatore di Progetto Mediterranea – che tutti i velisti, i cittadini del mare, si interessino maggiormente alla protezione dell'ambiente, dedicando una parte delle loro navigazioni, della loro passione per il mare, alla collaborazione con la ricerca scientifica. Vivere in questa epoca, e vivere il mare soprattutto, significa partecipare, contribuire. Non è più soltanto divertimento. Non possiamo più permettercelo".

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