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Alla deriva l'iceberg
più grande del mondo


30-11-2023

Con una superficie di 4.000 chilometri quadrati e uno spessore di 400 metri, la titanica massa di ghiaccio fluttua verso l'Oceano Antartico

Alla deriva l'iceberg 
più grande del mondo
Dopo tre decenni di silenzioso ancoraggio sul fondo dell'oceano, A23a, l'iceberg più grande del mondo, è ora alla deriva. Con una superficie che copre quasi 4.000 chilometri quadrati e uno spessore di 400 metri, l'imponente massa di ghiaccio si era originariamente distaccata dalla costa antartica nel 1986 e aveva trovato rifugio nel Mare di Weddell, dov'era rimasta ancorata fino al 2020. Poi, improvvisamente si è disincagliata dal fondo e ha cominciato a derivare. 
Spinto da venti e correnti e seguendo la traiettoria degli iceberg in questa regione nota per le condizioni climatiche impegnative e i venti forti, l'A23a si unirà con ogni probabilità alla Corrente Circumpolare Antartica, fino a essere trasportato nell'Atlantico meridionale.
Secondo Oliver Marsh, glaciologo del British Antarctic Survey, la titanica montagna galleggiante potrebbe fluttuare per un periodo considerevole nell'Oceano Antartico, interferendo potenzialmente con le rotte commerciali.
Ma è anche possibile si areni nuovamente nell'Isola della Georgia del Sud. In ogni caso il suo impatto non sarà irrilevante andando a condizionare pesantemente l'habitat di milioni di foche, pinguini e uccelli marini che lì si riproducono.
 
È purtroppo sempre più frequente che iceberg di dimensioni imponenti come l'A23a catturino l'attenzione di scienziati e ricercatori, sia in Antartide che nell'Artico. A suscitare preoccupazioni nel 2020 era stato l'A68a che, generatosi in seguito al collasso della piattaforma di ghiaccio Larsen C, si è poi frammentato in piccoli pezzi. Nel 2022 invece, una nave da crociera norvegese era stata costretta ad annullare il suo viaggio in Alaska a seguito dell'impatto con un iceberg alla deriva nei pressi del ghiacciaio Hubbard nella baia di Yakutat.
 
Il distacco di anche vaste porzioni di ghiaccio dalle piattaforme antartiche è un processo naturale e avviene regolarmente. Tuttavia, ci sono segnali che suggeriscono che in alcune regioni l'intensità di questa fratturazione potrebbe essere aumentata a seguito dei significativi cambiamenti climatici che l'Antartide sta vivendo con temperature dell'aria e dell'acqua in costante aumento.
 

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