La Commissione Europea ha diramato una nota tardiva circa il pericolo che nei modelli prodotti tra il 2020 e il 2022 la flangia dell'elica di prua potrebbe staccarsi e generare una via d'acqua a bordo
Disponi di un modello Jeanneau Sun Odyssey 410, 440 o 490, dotato di modulo di propulsione di prua retrattile Sleipner-Sidepower costruito tra il 2020 e il 2022? Meglio evitare di navigarci, perché potrebbe affondare.
A dichiararlo è la Commissione Europea che il 7 giugno ha diramato una nota di allerta per ciascuno dei suddetti modelli.
"A causa di un problema di incollaggio - si legge nei documenti - la flangia del bow thruster potrebbe staccarsi e generare una via d'acqua. La barca potrebbe affondare incrementando il rischio di annegamento per gli utilizzatori. Il prodotto (pertanto) non aderisce ai requisiti della Direttiva sulle unità da diporto" (2013/53/UE).
Tutto ha avuto origine in seguito all'affondamento di un Sun Odyssey 410 avvenuto al largo delle coste tedesche a marzo del 2023. Constatato, dopo le dovute indagini, che
l'incidente era stato determinato dal suddetto difetto di incollaggio,
Jeanneau, come misura precauzionale,
aveva richiamato in fabbrica i modelli incriminati invitando gli armatori a:
– ispezionare l'area dell'elica per verificare l'eventuale presenza di acqua o segni di infiltrazione d'acqua;
– verificare la presenza di eventuali infiltrazioni quando l'elica è retratta. In caso positivo, assicurarsi che il propulsore sia chiuso e quindi scollegare il propulsore.
– In ogni caso, smettere di utilizzare la barca e contattare il proprio concessionario per effettuare il prima possibile un adeguato rinforzo strutturale.
L'avviso della Commissione Europa giunge così in ritardo di oltre un anno alzando un polverone mediatico proprio quando il processo di richiamo e rinsaldamento delle strutture delle unità coinvolte da parte del cantiere francese è ormai pressoché concluso.
Ma a priori di tutto ciò, al di là dell'evidente errore del cantiere che sta a monte di questo imbarazzante difetto di fabbrica, viene da chiedersi come vengano effettuati da parte degli organismi notificati i controlli per quel che attiene il prototipo della serie (il cosiddetto Tipo) prima dell'avvio della produzione e dell'immissione sul mercato dei nuovi modelli. Possibile che un singolo passaggio nella produzione, in questo caso la sigillatura del bow thruster, possa mettere a repentaglio la vita dei tanti armatori che dal 2020 hanno avevano deciso di investire le proprie risorse per uno di questi modelli? C'è da avere paura.