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Coppa America: tra i “kiwi”
e Luna Rossa torna l'accordo


05-03-2019

Un viaggio ad Auckland di Patrizio Bertelli consente di spianare il problema del mancato pagamento dell'iscrizione al trofeo di alcuni nuovi team.

Coppa America: tra  i “kiwi”
e Luna Rossa torna l'accordo

Un confronto a quattr'occhi e una stretta di mano sono sempre meglio di una lunga vertenza burocratica. E questo vale soprattutto in Coppa America dove in gioco ci sono milioni di euro. Si è risolto, così, con un “gentlemen's agreement” tra Patrizio Bertelli patron di Luna Rossa e Gran Dalton Ceo di Team New Zealand, il problema del mancato pagamento delle tasse d'ingresso di alcuni degli ultimi team entrati nel gruppo degli sfidanti allo storico trofeo.
La questione in particolare riguardava il team italo-maltese Malta Altus, lo statunitense Star&Stripes e gli olandesi di DutchSail tutti accettati senza che avessero saldato le tasse d'ingresso previste per i ritardatari (late entry fee payment). Una decisione presa unilateralmente dai neozelandesi e non condivisa da Luna Rossa, il rappresentante degli sfidanti, che aveva sollevato il problema di fronte all'Arbitration Panel, i giudici del trofeo. Questi avrebbero dovuto esprimersi entro il mese di marzo sulla legittimità dell'operazione, ma non ci sarà bisogno.

Bertelli, infatti, che nei giorni scorsi è volato ad Auckland per discutere con i kiwi una serie di questioni sull'organizzazione dell'evento, ha affrontato con Dalton anche la questione delle mancate “fee” dei nuovi team trovando un accordo, trasformato in un emendamento del protocollo che disciplina l'America's Cup.L'accordo prevede che il milione di dollari della  “late entry fee” sia versato dai team inadempienti in due rate: 250.000 dollari entro il 1° Aprile 2019 e 750.000 dollari entro il 1° ottobre 2019.

«Non è un segreto – ha dichiarato Grant Dalton – che ci siano stati alcuni problemi in sospeso che dovevano essere risolti, ma il fatto che Bertelli abbia avuto il tempo di venire personalmente ad Auckland è la testimonianza del rispetto reciproco tra noi, che fa ben sperare per l'evento in generale. Il percorso è quindi ora chiaro per i team in ritardo che potranno continuare a costruire le loro rispettive campagne per provare a partecipare e il Defender e Challenger of Record daranno tutto il supporto possibile».

(Angelo Sindoni)

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