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Lettera: in quarantena
su una nave crociera


07-04-2020

Da bordo della nave da crociera MSC Magnifica impegnata nel giro del mondo, l'accorato appello di un nostro collaboratore costretto a bordo dal 10 marzo. La nave sta rientrando in Mediterraneo ma è ancora ignoto dove, se e quando i passeggeri potranno sbarcare.

Abbiamo ricevuto questa lettera, con preghiera di diffusione, dal nostro collaboratore Donato Salamina, in navigazione verso Suez a bordo di una nave da crociera sulla quale tutto l'equipaggio è in quarantena forzata da circa un mese.


"Caro Direttore,

scrivo dalla nave crociera Msc Magnifica, con a bordo almeno 150 passeggeri italiani, fra cui anche alcuni bambini e tantissimi anziani; numerosi sono i cittadini italiani anche fra l’equipaggio.
Fortunatamente a bordo non dovrebbe esserci alcun caso di Corona Virus. Purtroppo il momento è difficile e delicato per tutti e non siamo certamente gli unici italiani all’estero bisognosi di assistenza e tutela da parte delle nostre autorità. 

Devo precisare che la crociera è partita il 4 gennaio scorso, allorquando la situazione attuale non era da noi tutti neppure prevedibile. È dal 10 di marzo che non scendiamo a terra ed al nostro ritorno in Italia saremo in tale situazione all’incirca da ben 40 giorni. 
La Compagnia MSC, al di là delle bandiere delle singole unità, è di proprietà italiana e soprattutto a Napoli rappresenta una delle maggiori realtà occupazionali. A quanto risulta  sta facendo tutto il possibile per trovare una situazione praticabile per il nostro rientro a casa, così come  il comandante e l’intero staff si prodigano per mantenere adeguati standard di servizio a bordo. Gli scali previsti originariamente in Italia erano Civitavecchia e Genova.
 
Attualmente stiamo navigando nell’Oceano Indiano diretti verso il canale di Suez e il Mediterraneo. Tramite Bolina voglio quindi richiamare l’attenzione dello Stato italiano e dei suoi organi istituzionali  sulla necessità che i porti italiani consentano senza ulteriori ritardi lo sbarco di noi cittadini italiani. Sono certo che attrarre l’attenzione di chi ha il dovere di intervenire farà superare ogni assurda chiusura e  inoltre, una volta raggiunte le coste italiane, consentirà uno sbarco immediato sul nostro territorio ed un ritorno a casa senza ulteriori tribolazioni ed in piena sicurezza sanitaria. Sarebbe veramente assurdo che degli italiani debbano transitare lungo le coste italiane senza poter sbarcare, dovendo magari affrontare poi un lungo trasferimento da porti stranieri con il rischio di contrarre  e  importare sul territorio nazionale un contagio da cui ora sono esenti.
La ringrazio e Le porgo i miei migliori saluti.
 
Donato Salamina".

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