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Libri: l'albatro e il Tamaris


07-06-2024

Il resoconto dell'incredibile avventura vissuta da un equipaggio francese naufragato nelle isole Crozet e dell'uccello che portò il loro messaggio di S.O.S fino in Australia

Libri: l'albatro e il Tamaris
Nel 1887 il clipper di 47 metri a tre alberi Tamaris, partito da Bordeaux e impegnato nel traffico di merci con la Nuova Caledonia, naufragò alle isole Crozet, in pieno Oceano Indiano. 
Probabilmente a causa della fitta nebbia e dell'inaffidabilità delle carte nautiche dell'epoca, la nave finì con l'impattare gli scogli inabbordabili che contornano l’Île des Pingouins. 
 
L’equipaggio riuscì a raccogliere delle provviste e a bordo di due scialuppe a raggiungere l’Île aux Cochons, circa 20 miglia miglia più a Nord.
Qui gli uomini costruirono un riparo nel quale sopravvissero lunghi mesi cacciando pinguini e foche. Ma la permanenza forzata in quel luogo inospitale e l'angoscia generata dal non aver avvistato alcuna nave, li spinse a ideare un singolare stratagemma per segnalare la loro posizione: ritagliarono una striscia di latta da una vecchia scatola di conserva e vi incisero la frase: «13 naufraghi rifugiati nelle isole Crozet. 11 agosto 1887». Quindi catturarono un giovane albatro, gli applicarono al collo il messaggio di S.O.S.  a mo' di collare e lo liberarono. 
 
L'enorme uccello raggiunse l'Australia il 25 settembre dopo 5.400 chilometri di volo. Fu trovato esanime sulla spiaggia di Fremantle da un passante, che letta la richiesta di soccorso allertò le autorità.
 
L'esito di questa singolare vicenda, che abbiamo raccontato anche su Bolina 2, qui non lo sveliamo.
Vale piuttosto la pena lasciarsi catturare, pagina dopo pagina, dal dettagliato resoconto di Jaques Nougier, pubblicato in Italia da il Frangente col titolo L'albatro e il Tamaris (150 pagine, 16 euro). Una storia davvero incredibile.
 
(Roberta Tofful)

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