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Patente D1: la carota e il bastone


10-01-2025

Un decreto del Ministero dei Trasporti fornisce dettagli circa le materie e le modalità di svolgimento dell'esame. Una norma di dubbia utilità se si escludono gli introiti per scuole nautiche e industria

Patente D1: la carota e il bastone
È stato pubblicato il 19 dicembre in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che introduce il programma d'esame per la patente nautica D1, il nuovo "patentino" per la navigazione diurna entro 6 miglia dalla costa. L'iniziativa permette anche ai sedicenni di condurre imbarcazioni con potenza fino a 115 cavalli.
 
Il percorso formativo prevede un minimo di 5 ore di lezioni teoriche con frequenza obbligatoria. La parte pratica include almeno 5 ore di esercitazioni individuali su imbarcazioni di lunghezza minima di 5,90 metri, dotate di motore superiore a 40 cavalli. L'esame finale, supervisionato da Capitaneria di porto, Provincia e Motorizzazione, consiste in 15 quiz da completare in 30 minuti con almeno 12 risposte esatte. 
 
Nel dettaglio il programma si articola come segue:
 
Teoria dello scafo.  Nomenclatura delle parti principali dello scafo. Effetti evolutivi dell'elica e del timone. Elementi di stabilità dell'unità;
Motori. Elementi di funzionamento dei sistemi di propulsione a motore. Irregolarità e piccole avarie che possono prevedere un intervento non specialistico. Calcolo dell'autonomia in relazione alla potenza del motore e alla quantità residua di carburante;
Sicurezza della navigazione. Uso degli estintori. Rischi derivanti dalla conduzione dell'unità sotto l'influenza dell'alcol o sostanze stupefacenti. Norme di sicurezza per la navigazione diurna entro 6 miglia dalla costa. Dotazioni di sicurezza e mezzi di salvataggio. Prevenzione incendi e provvedimenti in caso di sinistro marittimo. Assistenza e soccorso: segnali di salvataggio;
Manovre e condotta. Precauzioni all'ingresso e all'uscita dei porti. Navigazione in prossimità della costa o di specchi acquei con altre attività nautiche. Ormeggio, disormeggio, ancoraggio. Manovre;
Regolamento Internazionale per prevenire gli abbordi in mare (Colreg). Norme per evitare collisioni e abbordi.  Fanali luminosi e segnali diurni. Segnalamenti marittimi e norme di circolazione nelle acque interne;
Meteorologia. Nozioni di meteorologia per la navigazione entro 6 miglia dalla costa;
Navigazione. Nozioni di navigazione stimata: tempo, spazio e velocità. Prora e rotta. Effetto del vento e della corrente sul moto dell'unità Pubblicazioni nautiche: Portolano;
Normativa diportistica e ambientale. Poteri, doveri e responsabilità del comandante. Documenti da tenere a bordo. Disciplina delle attività balneari, dello sci nautico, della pesca sportiva e subacquea. Protezione dell'ambiente marino e aree marine protette. Codice della nautica da diporto e regolamento di attuazione. Ordinanze delle Autorità marittime locali.
 
È al traguardo però anche il nuovo tariffario per le patenti nautiche, introdotto nell'allegato 3 del Regolamento recante la disciplina delle scuole nautiche. La misura impone di fatto costi minimi uniformati su tutto il territorio nazionale che riportiamo a seguire in considerazione del fatto che le tariffe si intendono comprensive di ogni altro onere posto a carico dei clienti, al netto delle spese amministrative di presentazione della domanda di ammissione all'esame, di rilascio della patente nautica e del certificato medico.
 
Patente D1  700 euro
Patente A-C-D, tipo D2, entro 12 miglia dalla costa1.100 euro
Integrazione da entro 12 miglia a senza limiti600 euro
Patente A-C-D, tipo D2 senza alcun limite dalla costa1.400 euro
Patente B3.000
 
Data l'obbligatorietà di svolgere almeno 5 prove pratiche presso una scuola abilitata e considerando che queste sono incluse nel tariffario sopra, ogni uscita supplementare a quelle già incluse nei corsi avrà un costo di90 euro l'ora.
 
Confrontando queste tariffe con altre ancora disponibili online, visto che l'adeguamento delle scuole nautiche deve avvenire entro due anni dalla data di entrata in vigore del suddetto regolamento, quindi entro settembre 2025, si vede chiaramente come tutto ciò si tradurrà in un aumento per l'utenza nautica.
 
Un paradosso, no? Da una parte si invitano i giovani, che già possono navigare senza patente entro 6 miglia dalla costa a bordo di natanti con motore non superiore a 40,8 CV (30 kW) ad adottare propulsori più potenti; dall'altra si rendono più elevati i costi di accesso a tutte le patenti nautiche.
Quindi, dovremmo chiederci: chi trarrà profitto da queste iniziative visto che né l'una né l'altra ci appaiono atte ad aumentare né la sicurezza, né il numero dei diportisti in Italia?
 
 
 

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