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Per la classe Mini 6.50
è l'ora della Mini Transat


24-09-2021

L'arrivo di una perturbazione atmosferica fa slittare di 24 ore, dal 26 al 27 settembre, la partenza della transatlantica in solitario sui piccoli cabinati oceanici. Si salpa da Les Sables d'Olonne, in gara 90 skipper tra i quali 7 italiani.

Per la classe Mini 6.50
è l'ora della Mini Transat

Partenza rinviata per la Mini Transat 2021. L'arrivo di una perturbazione atmosferica sulle coste della Vendea, con venti previsti a oltre 40 nodi, ha consigliato gli organizzatori della regata di spostare il via da domenica 26 a lunedì 27 settembre, sempre alle ore 14,00. Si allunga quindi il conto alla rovescia sulle banchine di Les Sables D'Olonne per la più importante regata della classe Mini 650. 90 i velisti sulla linea di partenza, di cui 7 italiani.

Ideata nel 1977 dall'inglese Bob Salmon, la transatlantica in solitario giunta alla 23° edizione parte dalla Francia e arriva ai Caraibi e può essere disputata con i Mini 6.50 di Serie, ovvero prodotti in oltre 10 unità con una box rule rigida, oppure con i Mini 6.50 Proto, barche one design sui quali è possibile utilizzare materiali e soluzioni tecniche innovative. Il percorso si snoda in due tappe, diverse tra loro sia per lunghezza che per condizioni meteo-marine. Quest’anno la prima è di 1.350 miglia e va da Les Sables D’Olonne a Santa Cruz de La Palma, arcipelago delle Canarie, mentre la seconda di 2.700 miglia, porta dall’isola di La Palma a Saint-François nella Guadeloupe francese: il tracciato è lungo complessivamente 4.050 miglia.

Un percorso difficile caratterizzato nella prima tappa dalle complesse condizioni meteomarine del golfo di Biscaglia, dal trafficato Capo Finisterre, e dalla discesa verso Sud lungo la costa portoghese alla ricerca del regime stazionario degli Alisei
La seconda tappa, la cui partenza è in programma il 29 ottobre dopo una sosta di 26 giorni, prevede invece l’attraversamento dell’Atlantico e l’arrivo a Guadalupa in circa 15-20 giorni. Si naviga prettamente di poppa, sfruttando gli Alisei che soffiano da Est. I concorrenti possono optare per una rotta a Nord più corta ma con venti stabili oppure a Sud, più miglia ma con venti più sostenuti. Oltre alle difficoltà meteorologiche a rendere la regata tra le più difficili al mondo concorre l'assenza di assistenza da terra. A bordo sono infatti consentiti solo la radio Hf e il Gps, mentre sono vietati telefoni cellulari, computer e sistemi cartografici: c'è una sola comunicazione giornaliera con classifica provvisoria e bollettino generale.

Nutrita la pattuglia azzurra che come detto in questa edizione schiera 7 concorrenti. Tra i più competitivi c'è Alberto Riva; milanese, classe 1992, è il giovane presidente della classe Mini italiana a bordo del suo Vector 650 EdiliziaAcrobatica. Insieme a lui ci sono: Luca Del Zozzo, nato a Forlì nel 1962, che partecipa alla seconda Mini a bordo del Maxi 6,50 Race=Care; Giovanni Mengucci di appena 20 anni è tra i più giovani della flotta, debutta timone del Pogo 3 Alpha Lyrae; Giammarco Sardi, alias “Mambo”, è l'altro debuttante e gareggia a bordo del Maxi 650 Antistene; Massimo Vatteroni, 48 anni, carrarese ma con base a Barcellona, affronta l'oceano a bordo del Pogo 2 Kabak; stessa barca per Francesco Renella, genovese di 52 anni è in gara su Koati. Infine Matteo Sericano, 24 anni ma già alla seconda Mini Transat, è l'unico italiano in categoria Proto. Una sfida tutta made in Italy, visto che il suo Gigali è un modelloWave costruito dal cantiere Cime.

Dopo il successo all'ultima edizione di Ambrogio Beccaria nei Serie, i velisti italiani si sono ritagliati una posizione autorevole all'interno della Classe, una fama che speriamo possa portare qualche soddisfazione anche nella Mini Transat 2022.

Leggi lo speciale sulla Mini Transat con intervista ad Alberto Riva su Bolina2

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