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Route du Rhum
partenza posticipata


05-11-2022

Una forte depressione con raffiche fino a 50 nodi sta per abbattersi sulla Manica. L'organizzazione della transatlantica in solitario opta per la prudenza. Solitari in stand-by

Route du Rhum
partenza posticipata
C'era da aspettarselo: a causa della situazione meteorologica in evoluzione, la partenza della 12a Route du Rhum prevista per domenica 6 novembre, è stata posticipata. La prima finestra favorevole per l'avvio della transatlantica in solitario da St. Malo, in Francia, a Guadalupa, sembrerebbe aprirsi tra le giornate di martedì 8 e mercoledì 9 novembre.
 
Il fronte freddo in arrivo porta con sé venti medi di circa 40 nodi e raffiche sopra i 50 accompagnati da uno swell intenso generato dalla tempesta tropicale Martin, che da lunedì alzerà molto mare nella Manica.
 
“Penso sia la decisione giusta - ha dichiarato Alberto Bona, uno dei quattro italiani in gara e skipper del Class 40 Ibsa - avrei trovato poco comprensibile lanciare una partenza in queste condizioni, soprattutto perché sarebbe stata una prova di sopravvivenza e non una regata. Adesso bisogna prendere fiato, perché il meteo ha messo tutto il team di IBSA sotto tensione, ero pronto a una prova molto difficile. Ora cade l’adrenalina, riorganizzarsi non è scontato e non è facile stare qui due giorni ad aspettare. Attendiamo le prossime informazioni ufficiali, e intanto organizziamo la ripartenza”.
 
"La decisione di posticipare la partenza - ha commentato anche Giancarlo Pedote da bordo del 60 piedi Prysmian - mi sembra assolutamente saggia, qualcosa che non mi aspettavo vista la complessità logistica di questa manifestazione. Per una volta il buon senso da parte della direzione di regata ha prevalso sulle necessità dei media, i diritti dei collegamenti televisivi, gli sponsor e tutto il resto. Credo che sia una scelta giusta per la sicurezza della flotta: le condizioni previste oggi erano ancor peggiori rispetto allo scenario che avevamo visto ieri, che era già piuttosto dantesco. Credo che rimandare la partenza sia il modo migliore per permettere alla regata di vivere, ai progetti di stare in piedi, e a tutti di non vedere una flotta decimata nei primi tre giorni di regata”. 
 
Del medesimo avviso anche Ambrogio Beccaria, skipper del Class 40 Alla Grande. "Una decisione storica che non sarebbe stata presa anni fa. Lo sport si sta evolvendo e la sicurezza adesso è giustamente al primo posto. Del resto, se in montagna ci fosse elevato rischio bufera, nessun alpinista partirebbe per una scalata. Le condizioni meteo sono particolarmente dure per diversi motivi. Il primo è che avremmo dovuto affrontare una tempesta con raffiche a più di 60 nodi per una dozzina di ore e 45 nodi di media per mezza giornata. Le nostre barche erano pronte a farlo, ma il problema era anche lo stato del mare molto incrociato. Avremmo dovuto attraversare il fronte in una zona di basso fondale il che avrebbe significato rompere onde di 8 metri, questo le rende più ripide e verticali. Inoltre il coefficiente di marea molto alto, che provoca correnti forti, avrebbe reso il tutto una bomba pronta a esplodere. Avremmo potuto ridurre le vele, ma si trattava comunque di un vero e proprio ciclone in arrivo da Nord Ovest".
 
 

 

Le previsioni mostrano l'avanzamento di una profonda depressione verso il Canale della Manica

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