Domenica 23 aprile i cinque team in gara nel giro del mondo a tappe hanno lasciato Itajai, in Brasile in direzione di Newport, Rhode Island
Circa 17 giorni di navigazione per completare le 5.000 miglia della rotta che porta a Newport, Rhode Island (Usa). Questi i tratti distintivi della 4° tappa del giro del mondo The Ocean Race, che ha preso il via domenica 23 aprile da Itajai, in Brasile.
Con 10 nodi di vento, la flotta dei cinque team in gara ha tagliato la linea di partenza salutata da un folto numero di appassionati. Gli statunitensi di 11th Hour Racing Team e i franco tedeschi di Guyot Environnement-Team Europe hanno anticipato il colpo di cannone e sono stati costretti a fare dietrofront e a ripartire. Una penalità che ha lasciato la strada libera ai francesi di Biotherm, che hanno preso subito il comando davanti agli svizzeri di Team Holcim PRB e ai tedeschi di Team Malizia.
La quarta tappa di The Ocean Race vede il ritorno dei concorrenti nell'emisfero settentrionale. Gli equipaggi dovranno evitare gli effetti della corrente che scorre verso Sud, oltre ai venti leggeri del sistema meteorologico dell'Alta pressione stanziale sull'isola di Sant'Elena.
L'avvicinamento alla città brasiliana di Recife, nel punto più a Nord Est del Paese, provocherà poi con ogni probabilità una separazione strategica nella flotta, poiché i navigatori dovranno scegliere se dirigersi verso il largo in cerca di venti più intensi e stabili o se optare per la rotta più breve lungo la costa.
A ostacolare la rotta dei cinque Open 60 oltre l'equatore ci saranno poi anche gli enormi ammassi di alghe nei cosiddetti Mar dei Sargassi.
Una volta attraversato il parallelo zero, l'obiettivo sarà agganciare gli Alisei dell'emisfero settentrionale, che dovrebbero spingere i team oltre i Caraibi, verso la costa della Florida, quindi ad attraversare il Triangolo delle Bermuda e a farsi strada tra i complessi effetti della Corrente del Golfo, prima di raggiungere il traguardo al largo del Fort Adams State Park di Newport.