Un rapporto della Vor
sul rischio degli arrivi notturni
L'organizzazione della Volvo Ocean Race ha commissionato uno studio per evitare incidenti come quello che il 20 gennaio ha causato la morte di un pescatore cinese.
A 6 settimane di distanza dalla collisione nelle acque di Hong Kong tra il Vor 65 “Vestas 11th Hour Racing” e un peschereccio locale, che ha causato la morte di uno dei pescatori, l'organizzazione della Volvo Ocean Race ha annunciato di avere commissionato un rapporto indipendente sulle regate oceaniche che di notte passano in aree ad alta densità di traffico navale. Lo scopo è stabilire quali misure si possano prendere nel futuro per evitare questi rischi.
Il rapporto sarà condotto da una commissione presieduta dal contrammiraglio australiano Chris Oxenbould, esperto velista oceanico ed ex presidente del Comitato nazionale per la sicurezza dell'Australia Sailing, ed “esaminerà tutte le problematiche legate a una regata su Volvo Ocean 65, o simili imbarcazione, di notte in aree ad alta densità di traffico navale, attingendo alle esperienze delle ultime edizioni della Volvo Ocean Race”. I risultati saranno disponibili entro giugno 2018. Ovvero a regata finita. Non ci si poteva pensare prima, anche considerata la potenza economico-organizzativa di questa competizione? Speriamo almeno che il rapporto serva effettivamente nel futuro. Della serie, chiudiamo la stalla dopo che sono scappati i buoi.
(Angelo Sindoni)
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