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Via alla Clipper Round The World
"dilettanti" intorno al mondo


02-09-2019

Il 2 settembre è partita da Londra la regata a tappe che circumnavigherà il pianeta alle latitudini più estreme: dei 688 iscritti quasi la metà non ha esperienza velica.

Via alla Clipper Round The World
"dilettanti" intorno al mondo

Un giro del mondo a tappe nei mari più impervi del pianeta per provare le stesse emozioni dei fuoriclasse degli oceani: è questa l'opportunità che la Clipper Round The World continua a offrire a molti velisti non professionisti. La 12° edizione della regata ideata dal celebre navigatore inglese Robin Knox-Johnston è salpata alle ore 11 del 2 settembre dall'estuario del fiume Tamigi, a Londra. Quest'anno sono 688 gli iscritti alla competizione, provengono da 43 paesi e si alterneranno a bordo delle 11 barche Clipper 70 (sloop di 21 metri) in gara durante le 8 tappe in programma. Una prova difficile, quasi estrema se si considerà che il 40 per cento dei partecipanti non è mai salito a bordo di una barca a vela, se non per i 26 giorni di corso obbligatorio necessario per partecipare alla gara. Per ogni team il regolamento impone a bordo la presenza di due esperti: lo skipper e un membro dell'equipaggio di supporto (introdotto nell'edizione 2017-2018) che devono gestire fino a un massimo di 22 velisti. La prima tappa di 7.250 miglia arriva a Punta d'Este, in Uruguay, dopo una sosta a Portimao (Portogallo): l'attraversamento dell'oceano Atlantico dovrebbe durare 33 giorni circa. Da qui la flotta raggiungerà poi il Sudafrica (4.200 miglia), l'Australia Occidentale (5.500 miglia), l'Australia Orientale (4.000 miglia), la Cina (6.300 miglia), la West Cost statunitense (8.000 miglia), l'Est Cost statunitense attraverso il canale di Panama (7.200 miglia) e infine ci sarà il rientro a Londra dopo un'ultima tappa di 4.400 miglia. L'arrivo è previsto nel mese di agosto 2020.

La Clipper Round The World si svolge ogni due anni dal 1995 con una formula originale che consente a chiunque la partecipazione a una o più tappe, o l'intero periplo del pianeta. In quest'ultimo caso il costo dell'iscrizione è di circa 55.000 euro, tariffa che comprende anche il corso di preparazione, l'abbigliamento tecnico, l'attrezzatura e i pasti. Chi non può (o non vuole) passare 8-9 mesi tra le onde può optare per le singole tappe, ognuna delle quali ha un costo differente che va dai 6.000 euro della tratta che porta in Cina ai 7.700 euro per quella che da Città del Capo arriva a Freemantle (Australia). Una regata sui generis che nel corso degli anni ha coinvolto migliaia di persone affascinate dal poter vivere un'esperienza velica unica, ma che ha anche suscitato polemiche per i rischi che comporta, come hanno putroppo dimostrato diversi incidenti mortali avvenuti nelle scorse edizioni.

(Angelo Sindoni)

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