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A Venezia il primo
asilo della Laguna


20-01-2023

Nella Serenissima il primo progetto didattico nazionale per l'educazione dei bambini all'oceano su iniziativa del gruppo Prada e della Commissione Oceanografica Intergovernativa dell'Unesco

A Venezia il primo
asilo della Laguna

Nel primo dopoguerra la danese Ella Flatau fondò il primo asilo nel bosco, una scuola per l’infanzia dove i bambini stavano sempre fuori, nella natura, esplorando e imparando all’aria aperta. E se il bosco può insegnare lezioni fondamentali allo sviluppo di un bambino, così è sicuramente anche per il mare. È su queste basi che è nata l’idea dell’ “Asilo della Laguna”, un progetto fortemente voluto dalla Dott.ssa Francesca Santoro, specialista di programma per la Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco e responsabile a livello mondiale dell’Ocean Literacy nell’ambito del Decennio del Mare delle Nazioni Unite, che ha entusiasticamente ricevuto il supporto del gruppo Prada, già partner dell’Ocean Decade.

"Si cercherà - ha spiegato la Santoro - di trasmettere ai bambini l'educazione all'oceano, anche detta ocean literacy, che significa oltre a scoprirlo anche agire già nel presente per la sua salvaguardia. Un'azione programmatica affinché questi temi siano inseriti entro il 2025 nei programmi scolastici. Si potrebbe dar vita, a partire da questo progetto, una rete di 'scuole blu' in futuro, magari anche all'estero".

L’Asilo della Laguna (di Venezia) è fondamentalmente un'offerta didattica basata sui principi dell'educazione all'aria aperta e pensata per bambini dai 3 ai 6 anni, con l’obiettivo di formare la prossima generazione alla conoscenza, rispetto e studio del mare, creando un senso di co-responsabilità verso il pianeta e un legame diretto dei bambini con il mare. E i benefici non si fermeranno qui: sono ormai innumerevoli gli studi che elencano i benefici sociali e fisici della “outdoor education”, un tipo di didattica che incentiva il benessere fisico e sociale attraverso l’osservazione del “fuori” che ci circonda. Il programma includerà l’osservazione della flora e della fauna veneziana, la riflessione sulle attività economiche legate al mare, come la pesca, e come sia possibile praticarla in modo sostenibile e, ancora, l’osservazione del trasporto a Venezia e della sua storica tradizione marinara.

Quello di Venezia, assicura il comitato scientifico dell’Asilo della Laguna, sarà solo il primo di tanti esempi del genere. 

(Francesca Pradelli)

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