«Il mare è parte di me, mi è entrato nelle vene. Mettetemi al centro di un deserto e raggiungerò il mare solo seguendo il mio fiuto». Questa frase è ripresa dal libro che Straulino scrisse Arma e vai!, e rissume il carattere e il legame col mare del grande marinaio. Straulino è stato il simbolo del velista sportivo italiano. Il suo mix di tecnica e istinto naturale lo portò a vincere in ogni tipo di regate in cui si cimentò. Nell'anno 1952 raggiunse l'appice vincendo sulle Star la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Helsinki, il campionato mondiale, quello europeo e nazionale. Vinse ancora nel 1956, sempre sulle Star, la medaglia d'argento alle Olimpiadi di Melbourne. Nato nel 1914 a Lussino, l'isola celebre terra di marinai, apprese la navigazione dai marinai dalmati. La sua carriera lo portò ai massimi livelli sia come atleta che come ufficlale della Marina Militare dove raggiunse il grado di Ammiraglio. Una ventina di giorni fa Straulino era stato ricoverato all'ospedale militare romano del Celio, ma le sue condizioni e l'età avanzata non hanno consentito ai medici di intervenire. Lascia la moglie e una figlia. I funerali di Straulino si svolgono a Roma mercoledì 15, alle ore 15,30, presso la chiesa di Cristo Re in Viale Mazzini. Buon vento Tino!