James Wharram, non c'è più. Il poliedrico progettista e navigatore inglese se n'è andato lo scorso 14 dicembre a 93 anni. 

«Purtroppo – scrive sul sito www.wharram.com la sua compagna Hanneke – negli ultimi anni il cervello di James, di cui parlava sempre come un'entità separata, ha iniziato a dare segni di cedimento a causa dell'Alzheimer. Era molto angosciato per aver perso le sue facoltà mentali e non poteva affrontare la prospettiva di una progressiva disintegrazione. Così ha deciso di porvi fine da solo. È stato con grande coraggio che ha vissuto la sua vita e con lo stesso coraggio ha deciso che era il momento di finire».

 

Pioniere nel disegno dei catamarani Wharram balzò all'onore delle cronache negli Anni 50 quando insieme a due ragazze, Jutta Schulze-Rhonhof e Ruth Merseburger, compì la traversata atlantica a bordo di un catamarano autocostruito lungo poco più di sette metri, il Tangaroa, e ispirato alle piroghe polinesiane. Giunto ai Caraibi costruì una casa galleggiante nella quale ebbe un figlio e che gli fece da dimora il tempo necessario per costruire una nuova barca, il Rongo, con cui fece ritorno in Inghilterra. Una storia incredibile la sua, narrata nel celebre libro Due Ragazze due catamarani.

 

All'epoca aveva appena 27 anni, ma il suo destino era già segnato. La sua filosofia progettuale, votata alla semplicità costruttiva, all'economicità e soprattutto alla marinità, ha raccolto proseliti in tutto il mondo tanto che dal 1960 a oggi sono stimati in oltre 10.000 i piani velici venduti dalla Wharram Design. 

 

Come tutti i pionieri Wharram era animato da una grande determinazione e da una straordinaria visione. Sempre un passo oltre le convenzioni, ha lasciato nella storia della progettazione nautica una impronta indelebile. Più che un semplice disegnatore di forme, o un banale avventuriero, fu l'ispiratore di una generazione, il maestro che ha reso il sogno di tanti una possibilità.