Esplode il 10 novembre a Les Sables d'Olonne il colpo di cannone del giro del mondo in solitario e senza scalo. In gara anche Giancarlo Pedote
Quaranta skipper si preparano a salpare domenica 10 novembre alle ore 13 da Les Sables d'Olonne, in Francia, per la decima edizione del Vendée Globe, il giro del mondo in solitario senza scalo e senza assistenza.
La competizione si svolge su una rotta di circa 21.600 miglia attraverso tre oceani. I partecipanti dovranno superare i tre capi storici - Buona Speranza, Leeuwin e Horn - navigando prevalentemente nelle temute latitudini australi, tra i "Quaranta Ruggenti" e i "Cinquanta Urlanti".
L'Italia sarà rappresentata dal fiorentino Giancarlo Pedote, classe 1975, che torna alla competizione dopo lo storico 8° posto nell'edizione 2020-21, miglior risultato di sempre per uno skipper italiano. Pedote parteciperà con il suo Imoca 60 Prysmian, ottimizzato sulla base dell'esperienza precedente.
Tra i favoriti spiccano i francesi Yannick Bestaven su Maître Coq V, vincitore dell'ultima edizione, Charlie Dalin su Macif e Thomas Ruyant su Vulnerable. Sei le donne in gara tra cui la francese Clarisse Crémer su L'Occitaine en Provence che nel 2021 ha stabilito il record di velocità femminile della gara e l'inglese Samantha Davies al suo 4° giro del mondo a bordo di Initiatives-Coeur.
La flotta è composta da 40 Imoca 60, di cui 15 di ultima generazione con foil di quarta generazione, 18 con foil di generazioni precedenti e 7 senza foil.
Il record da battere appartiene ad Armel Le Cléac'h, che nell'edizione 2016-17 completò il percorso in 74 giorni, 3 ore e 35 minuti a bordo di Banque Populaire VIII.
Mentre la flotta si prepara alla partenza, l'organizzazione ha già reso noti i criteri di qualificazione per l'edizione 2028. Per partecipare, gli skipper dovranno completare una importante regata in solitario e ottenere un buon piazzamento nel ranking Imoca Globe Series Championship. Il numero massimo di partecipanti rimarrà fissato a 40, con tre "wild card" a disposizione degli organizzatori che si riservano la possibilità di assegnare tre posti a skipper che non dovessero aver soddisfatto tutti i criteri di qualificazione standard.
Confermati i principi fondamentali della regata: circumnavigazione in solitario, senza scalo e senza assistenza esterna, così come i requisiti ambientali. Per l'edizione in corso era stato fissato l'obiettivo di equipaggiare il 50 per cento della flotta con strumenti di misurazione oceanografica selezionati in base a indicazioni fornite dall'Unesco. Target raggiunto con 25 skipper (tra cui Pedote) che lasciano Les Sables d'Olonne col compito di monitorare anche lo stato di salute degli oceani.
Per il 2028, l'organizzazione punta a equipaggiare l'intera flotta di tali dispositivi. Ma anche a eliminare l'uso di energia fossile per la produzione di elettricità a bordo ed a estendere la partecipazione barche con certificato di stazza emesso dopo il 1° gennaio 2005; una misura quest'ultima, che mira a prolungare la vita utile degli Imoca esistenti anziché incentivare la costruzione di nuovi.