Allarme relitti bellici sui fondali oceanici
Navi affondate durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale minacciano gli ecosistemi marini col loro carico di carburante e munizioni
8.500 navi risalenti alla Prima e Seconda Guerra Mondiale cariche di carburante, munizioni e adagiate sui fondali di tutto il mondo, minacciano gli ecosistemi marini. A rilevarlo, mercoledì 18 giugno durante la terza Conferenza ONU sugli Oceani, è stata la coalizione internazionale denominata Project Tangaroa. I relitti si concentrano particolarmente nel Pacifico meridionale, ma sono distribuiti globalmente dal Baltico al Mediterraneo, dall'Artico ai Caraibi. L'acidificazione oceanica e le tempeste sempre più frequenti rendono queste strutture fragili e la minaccia di sversamenti concreta. La coalizione ha presentato il documento Malta Manifesto in cui propone diverse azioni volte ad arginare il problema, inclusa la creazione di una task force finanziaria internazionale per coordinare interventi di messa in sicurezza.
(Giornale di bordo)
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