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Ambrogio Beccaria
è campione di Francia


11-12-2018

Il velista 27enne a bordo di Geomat ha vinto in categoria Serie il circuito francese in solitario dedicato alla classe Mini 650.

Ambrogio Beccaria 
è campione di Francia

Ambrogio Beccaria ha vinto in classe Serie il Championnat de France Promotion Course au Large, campionato francese in solitario dei Mini 6.50, spezzando così il dominio incontrastato dei velisti francesi (Giancarlo Pedote lo aveva vinto, ma in classe Proto). Un talento, quello di Beccaria, che è emerso fin dalle prime regate internazionali e che adesso, ad appena 27 anni, è stato consacrato con questo netto successo ottenuto a bordo del Mini 6.50 Geomat. Il campionato, organizzato dal 2006 dalla Federazione Francese di Vela, è formato da quattro regate: Pornichet Select, Mini en Mai, Trophée Marie-Agnès Peron e la Les Sables-Azzorre-Les Sables (Sas) e quest’anno ha visto la partecipazione di 121 navigatori solitari (26 proto e 95 serie).

Dopo una falsa partenza alla Pornichet Select, in cui una penalità lo aveva retrocesso dal secondo al sesto posto, Beccaria ha vinto tutte le altre regate in programma fino a concludere la Sas, la regata più lunga e difficile, tagliando il traguardo con 24 ore di vantaggio sul secondo. Un dominio incotrastato in classifica generale, davanti al francese Amélie Grassi e allo svizzero Valentin Gautier, che gli è valsa la medaglia d'oro consegnata l'8 dicembre al Nautic di Parigi. Oltre al campionato francese, Beccaria ha arricchito la sua incredibile stagione velica vincendo due regate in doppio: la Mini Fastnet, in coppia con Tanguy Le Turquais, e la Duo Concarneu con Alberto Riva. Due successi per i quali Ambrogio, sempre a Parigi, è stato premiato anche per avere conquistato il primo posto nel Ranking Internazionale della Classe Mini 6,50. «Sono davvero molto orgoglioso – ha detto Ambrogio dopo la premiazione – Perché è la prima volta che un italiano vince nei Serie. Prima di me Giancarlo Pedote aveva vinto, ma nei Proto. Questo significa che con gli stessi mezzi facciamo bene quanto i francesi e così smettiamo di sentirci sportivamente inferiori! Questo sport è molto vario, ma per me la cosa più importante è la disciplina: mentre nel 2016 ho realizzato il mio progetto in modo un po’ più romantico, ora mi accorgo che quello che conta è avere i piedi per terra, anche se è buffo da dire per uno che fa il marinaio. Le leggende sul navigatore solitario pazzo che non mangia e non dorme sono tutte false, in realtà io sono molto quadrato…». Adesso per il giovane ingegnere navale l'obiettivo è la Mini-Transat 2019.

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