La Nuova Zelanda non sosterrà finanziariamente la manifestazione. Lo ha deciso il Governo di centro destra presieduto da Christopher Luxon
Emirates Team New Zealand non potrà difendere il titolo dell'America's Cup ad Auckland nel 2027. Il team del Royal New Zealand Yacht Squadron, vincitore dell'edizione 2024 a Barcellona, ha ricevuto la notizia che il Governo centrale non sosterrà finanziariamente l'evento nella città neozelandese.
In base alle dichiarazioni del Primo Ministro Christopher Luxon l'evento avrebbe richiesto uno stanziamento di 75 milioni di dollari neozelandesi, somma che l'esecutivo preferisce destinare ad altri settori. "Sarebbe bello poterlo fare - ha dichiarato il Presidente del Consiglio - ma abbiamo ereditato una situazione economica molto complicata e credo che la maggior parte dei neozelandesi preferisca vedere questi fondi investiti nell'ammodernamento degli ospedali provinciali piuttosto che nell'America's Cup".
La decisione è stata accolta "con delusione e comprensione" dal team neozelandese, che ha riconosciuto le attuali priorità economiche del Governo. Questo nonostante il team di Grant Dalton abbia fatto di tutto per documentare i benefici economici dell'evento di cui avrebbe goduto Barcellona nel 2024 con un indotto di 1.034 miliardi di euro per l'economia locale. Dati che tuttavia stridono con la decisione da parte della città catalana di non replicare l'evento e contestati anche dalla delle Finanze Nicola Willis che la ha definite "discutibili" e bisognose di "molte analisi per accertarne la validità".
Le ha fatto eco anche il ministro dello Sport Mark Mitchell, che ha riconosciuto l'orgoglio derivato lla Nuova Zelanda per il trofeo e la sua storia, ma ha ribadito che "la dura realtà è che si tratta di troppo denaro, e al momento abbiamo altre aree in cui investire 75 milioni".
In contrasto il leader dell'opposizione Chris Hipkins che ha espresso delusione per la decisione, sottolineando come "tutto il paese trae beneficio dall'America's Cup" non solo per l'evento in sé, ma per le ricadute in termini di tecnologia, innovazione e opportunità derivanti dalla presenza dei team in Nuova Zelanda.
Permane dunque incertezza sulla sede che sarà designata per 38ª America's Cup.