Aperto tra i ghiacci
il Passaggio a Nord Ovest
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La mitica rotta che dal 1500 gli esploratori hanno cercato attraverso le gelide acque dell'Artico, diviene una realtà a causa del surriscaldamento climatico globale del pianeta.
Le ultime osservazioni satellitari effettuate dall'ESA, l'agenzia spaziale europea, mostrano che il ghiaccio artico si è contratto a un livello record, offrendo la possibilità che il famoso Passaggio a Nord Ovest, meta dai molti esploratori, possa diventare una rotta marittima aperta.
L'Agenzia Spaziale Europea ha comunicato che circa 200 foto satellitari hanno mostrato sia un transito libero da ghiacci lungo il Canada settentrionale, l'Alaska e la Groenlandia, nonché un ritiro dei ghiacci al loro livello più basso da quando ha avuto inizio il rilevamento satellitare, nel 1978. Le acque mettono in mostra risorse inesplorate e le navi potrebbero risparmiare migliaia di miglia nelle traversate dall'Europa all'Asia circonvallando il Canale di Panama. Il riflusso stagionale ed i livelli fluidi del ghiaccio hanno già aperto uno stretta finestra di passaggio per le navi. Il Centro Spaziale Nazionale Danese ha comunicato che il ghiaccio si è contratto di circa un milione di miglia quadrate.
La forte riduzione del pack, verificatasi nell'anno, mette in luce la possibilità che il ghiaccio estivo possa dissolversi prima del previsto e che il passaggio possa aprirsi quanto prima. Il Panel on Climate Change delle Nazioni Unite ipotizza che le regioni polari potrebbero essere virtualmente libere da ghiacci nell'estate del 2070, a causa dell'aumento globale delle temperature e del declino del ghiaccio marino.
La Russia, la Norvegia, la Danimarca, il Canada e gli Stati Uniti sono I Paesi che potrebbero contendersi i diritti Artici, corsa - quest'ultima - che ha avuto inizio il mese scorso, allorché la Russia ha inviato due piccoli sottomarini a piantare la bandiera nazionale sotto il Polo nord. Fra l'altro, uno studio recente suggerisce che il 25% delle riserve non scoperte di petrolio e gas potrebbero essere nascoste nell'area suddetta.
Gli ambientalisti, da parte loro, temono, invece, che l'accresciuto traffico marittimo e gli sforzi per utilizzare le suddette risorse naturali potrebbero, una volta o l'altra, tradursi in fuoriuscite di petrolio e mettere a repentaglio l'ecosistema marino dell'area.
L'ESA ha precisato che il passaggio rimarrà, per ora, chiuso anche per alcune estati, seppure la riduzione dei ghiacci, a causa della rimanente stratificazione annuale di ghiaccio ed il Centro di Ricerca "Claes Ragner" dell'Istituto Norvegese Fridtjof Nansen, ha puntualizzato che, nel presente, la "nuova apertura" assume solo un significato simbolico per il futuro trasporto marittimo.
La lunghezza delle rotte fra la Scandinavia e il Giappone potrebbe essere quasi dimezzata ed una rotta stabile ed affidabile significherebbe molto per alcune regioni del Pianeta; seppure il Passaggio fosse aperto ed il ghiaccio polare continuasse a sciogliersi, sarebbero necessari anni per stabilire rotte regolari. Dev'essere segnalato il fatto che il transito non sarebbe completamente libero dal ghiaccio tutto l'anno e che il trasporto marittimo richiede rotte sicure, fluide e stabili.
Gli ecologisti sottolineano ancora che, sebbene rotte marittime più corte significhino minore inquinamento nel trasporto marittimo il fatto che il ghiaccio polare si stia sciogliendo non è un fatto positivo per il nostro Pianeta, poiché sta a indicare la perdita dell'Artico e della vita marina nella regione. Fra l'altro, l'ESA fa notare che la possibilità di transito osservata nella scorsa settimana non costituisce la via marittima più diretta; questa si realizzerebbe, invece, attraverso il Canada settentrionale, lungo le coste della Siberia, parte ancora parzialmente bloccata.
Gian Carlo Ruggeri
(Meteorologo)
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