Sono partiti domenica 7 gennaio da Brest, in Francia i trimarani Ultim in gara all'Arkea Ultim Challenge Brest e il primo dei concorrenti, Charles Caudrelier su Maxi Edmond de Rothschild si trova già in Atlantico meridionale all'altezza dell'isola di Tristan da Cunha. In soli 10 giorni ha percorso circa 6.000 miglia a una velocità media di 35,6 nodi.

 

Sbalorditivo, ma c'era d'aspettarselo. Al nuovo giro del mondo in solitario e senza scalo organizzato da OC Sport Pen Duick e riservato ai mastodontici multiscafi di 32 metri non mancheranno altre sorprese. Sebbene se si tratti di una gara tra pochi eletti in Francia l'attenzione è altissima. Anche perché i 6 solitari sono tutti d'Oltralpe: oltre a Caudrelier, Thomas Coville su Sodebo Ultim 3, Armel Le Cléac'h su Maxi Banque Populaire, Èric Péron su Trimaran Adagio e Antony Merchand su Actual Ultim e Tom Laperche su Trimaran SVR-Lazartigue. E proprio quest'ultimo, nella notte tra il 17 e il 18 gennaio, mentre tallonava il leader della flotta a sole 70 miglia di distanza, ha urtato un oggetto alla deriva che ha generato una falla sullo scafo centrale con conseguente ingresso d'acqua. L'infiltrazione è attualmente sotto controllo e lo skipper è al sicuro. Sta ricevendo assistenza dal suo team tecnico per valutare i danni e pianificare i prossimi passi nelle prossime ore. 

 

Compare invece al penultimo posto uno dei favoriti di questa gara, Armel Le Cléac'h ripartito da Recife il 16 gennaio dopo una sosta forzata dovuta a problemi al genoa e al sistema idraulico del foil di dritta. Ora naviga lungo la costa del Brasile per sotto il soffio degli Alisei meridionali lontano però dal sistema depressionario che sta facendo letteralmente volare il gruppo di testa verso Capo di Buona Speranza.