Il 25 gennaio Charles Caudrelier in testa alla flotta dei trimarani oceanici di classe Ultim impegnati nel giro del mondo in solitario e senza scalo Arkea Ultim Challenge, aveva doppiato Cape Leeuwin dopo 18 giorni, 5 ore, 44 minuti e 5 secondi di navigazione dal passaggio dall'isola di Ouessant. Lo skipper francese aveva stabilito così il nuovo record su questa rotta migliorando di oltre 35 ore il tempo messo a segno da François Gabart nel 2017.

 

Non pago di ciò, con l'ingresso in Oceano Pacifico avvenuto il 28 gennaio, Caudrelier ha fatto suo anche il primato tra Cape Agulhas, in Sud Africa, e la longitudine della Tasmania col tempo di 8 giorni, 8 ore, 20 minuti e 36 secondi. Va in pensione così anche il primato di Thomas Coville del 2016 migliorato di 3 ore e 57 minuti.

Ora, una nuova sfida attende il comandante di Maxi Edmond de Rothschild: attraversare l'oceano Indiano in meno di 7 giorni, ovvero il tempo impiegato da Francis Joyon nel 2015.

 

Nel frattempo getta la spugna Tom Laperche skipper di SVR Lazartigue che aveva raggiunto Città del Capo dopo l'urto con un oggetto alla deriva che aveva delaminato parte dello scafo centrale. Per lui e il suo team l'avventura al 1° "Vendée Globe" dei multiscafi si chiude qui.

È ripartito invece il 27 gennaio dopo 24 ore di stop a Cape Town Anthony Marchand su Actual Ultim anche lui vittima di una collisione che ha danneggiato il foil di sinistra. Lo stesso dicasi per Éric Péron che ha ripreso il largo il 28 gennaio dopo aver riparato un danno al timone.

Sodebo Ultim 3 di Thomas Coville, attualmente 2° in classifica naviga a 2.490 miglia dal primo seguito a 400 miglia da Armel Le Cléac’h su Banque Populaire XI. A quest'ultimo il merito di aver raggiunto il 27 gennaio la massima velocità nelle 24 ore della regata con 681 miglia nautiche percorse.