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Arkea Ultim: trimarani
intorno al globo


03-01-2024

Prende il via domenica 7 gennaio da Brest, in Francia, il giro del mondo in solitario riservato a multiscafi di 32 metri. Sei gli skipper in gara, tutti francesi

Arkea Ultim: trimarani
intorno al globo
Nella stampa estera, in particolare in quella francese, si è parlato molto negli ultimi tempi dell'Arkea Ultim Challenge Brest, il "Vendée Globe" riservato alla classe dei trimarani di 32 metri Ultim. 
Con sommesso scetticismo noi di Bolina ne annunciammo il lancio a marzo del 2023, quando la OC Sport Pen Duick presentò il regolamento di questa sfida che si distinse subito per il carattere estremamente esclusivo; vuoi per i budget milionari necessari per presentarsi sulla linea di partenza (un Ultim fresco di varo può costare fino a 15 milioni di euro e usato non va al di sotto dei 5 milioni di euro), vuoi per la difficoltà di condurre in solitario bolidi che possono superare agilmente i 35 nodi su una rotta che, come il più celebre "Everest della vela", passa per Capo di Buona Speranza, Capo Leeuwin e Capo Horn. Evidentemente ci sbagliavamo: Oltralpe quando si parla di vela si riesce a pensare in grande. Soprattutto se si tratta di sfide in cui organizzatori, progettisti, cantieri e skipper parlano tutti una sola lingua, il francese appunto. 
 
Al via a Brest il prossimo 7 gennaio si presentano 6 solitari tutti veterani di classe Ultim.
Si tratta di Charles Caudrelier su Maxi Edmond de Rothschild, Thomas Coville su Sodebo Ultim 3, Tom Laperche su Trimaran SVR-Lazartigue, Armel Le Cléac'h a bordo di Maxi Banque Populaire, Èric Péron su Trimaran Adagio e Antony Merchand su Actual Ultim.
In base al regolamento di gara la linea di partenza sarà mantenuta aperta per 168 ore e chiusa dopo 100 giorni, vale a dire il 16 aprile 2024. 
 
A titolo di riferimento, il record di velocità in solitario su multiscafi è stato stabilito nel 2017 da François Gabart sul trimarano Macif (ora Actual Ultim) col tempo di 42 giorni, 14 ore, 40 minuti e 15 secondi.
Nel corso della gara gli skipper possono comunicare e ricevere assistenza tecnica dal team di terra e in caso di guasti potranno sostare all'ancora e risolvere le avarie in autonomia, oppure effettuare uno scalo tecnico con assistenza esterna che costerà loro una penalità pari al tempo di sosta, per un minimo di 24 ore. 
 
Per la prima volta nelle regate oceaniche saranno evitate le aree di oceano intorno alle Azzorre, alle Canarie, in Sudafrica, alle Kerguelen e in prossimità dell'Antartide in cui vi è maggiore concentrazione di balene e mammiferi marini. Ciò al fine di ridurre il rischio di collisioni a protezione dei cetacei, ma diciamocelo, anche di queste costosissime formula uno del mare.
 
 

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