aprile2025
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Barcolana, vince una donna
al timone di Deep Blue


10-10-2022

Wendy Schmidt al comando del Maxi di 26 metri il 9 ottobre si è imposta in tempo reale davanti a 1.614 barche, diventando la prima skipper ad aggiudicarsi la regata triestina

Barcolana, vince una donna
al timone di Deep Blue

Obiettivo c'entrato per Deep Blue. Il Maxi di 26 metri armato e condotto da Wendy Schmidt era arrivato dagli Stati Uniti per vincere la Barcolana e c'è riuscito, conquistando in tempo reale la 54° edizione della regata che si è svolta domenica 9 ottobre nel Golfo di Trieste. Una gara perfetta e molto combattuta, complice una Bora a 25 nodi, che ha conferito alla Schmidt anche il Trofeo Generali Women in Sailing, rendendola così la prima skipper donna a vincere la regata con più partecipanti al mondo. 67 anni, donna di affari, filantropa e moglie dell'ex Ceo di Google Eric Schmidt, Wendy Schmidt dal 2005 è alla guida della fondazione ambientalista Natural Resources Defense Council, un impegno per la difesa del pianeta che ha portato anche nella vela con il progetto 11th Hour Project: «Sono contenta per la mia squadra - ha dichiarato la velista statunitense - e per tutti coloro che hanno lavorato duramente per così tanto tempo: navighiamo insieme da 15 anni. Grazie Trieste: le persone sono state davvero meravigliose qui, è stato un piacere navigare e godersi questo bellissimo paesaggio naturale. Ora ho capito perché tutti amano navigare in questa regata e in questa città».

Deep Blue ha impiegato 57 minuti e 47 secondi per percorrere le 13 miglia del percorso, battendo per soli 59 secondi Arca, il 30 metri di Furio Benussi vinctore della precedente edizione della regata e l'altro super yacht di pari lunghezza Portopiccolo Prosecco Doc con al timone Mitja Kosmina. Un duello tra Maxi quello per la classifica in tempo reale che ha visto i favoriti della vigilia confermarsi sul podio, ordine di arrivo che tuttavia potrebbe essere stravolto dalla protesta presentata da Way of Life di Gasper Vincec contro Arca e attualmente al vaglio della giuria internazionale. I giudici dovranno decidere su un episodio verificato pochi minuti dalla partenza quando Arca rompe l'attacco del frullone del Code 0 e decide di abbandonare la vela in acqua recuperato poi dalla barca di appoggio. Una decisione che secondo gli sloveni va contro le regole, che prevederebbero il recupero da parte dello stesso equipaggio in regata.

In attesa di una decisione da parte dei giudici che potrebbe riscrivere il podio in tempo reale della regata e tenere fuori i vincitori dello scorso anno, la 54° Barcolana si e conclusa nel migliori dei modi. Una prova entusiasmante per le 1.614 imbarcazioni in gara, nonostante il vento teso abbia messo a dura prova equipaggi e attrezzature, costringendo a più di un ritiro. Condizioni difficili che tuttavia hanno contribuito a rendere più combattuta e entusiasmante la gara dopo i due anni precedenti caratterizzati prima dall'emergenza sanitaria e poi dall'assenza di vento. In attesa delle classifiche finali, un trofeo è già stato assegnato in acqua, si tratta quello per l'ultimo arrivato “vinto” dal sesta classe Microbo di Livio Grassi dello Yacht Club Monfalcone. Un'edizione dunque chiusa nel migliore dei modi e impreziosita dalla vittoria statunitense, come ha sottolineato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano Mitja Gialuz: «È un sogno che si avvera, il Trofeo Barcolana partito da Barcola, una società di umili origini, domani approderà al New York Yacht Club. È stata davvero grande festa a Trieste, in terra e in mare: la Barcolana, come spesso accade, ha sorpreso tutti e ci ha regalato una settimana splendida e una giornata da incorniciare».

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